La Federazione Riformista Rende si oppone all’amministrazione Manna-Artese

Ci corre l’obbligo, innanzitutto, di dichiarare che la nostra abissale distanza politica dal Circolo PD di Rende, guidato dalla signora Artese, non è niente di personale, per come cerca di fare apparire l’Artese stessa. La nostra è una siderale lontananza da chi, per le contraddizioni politiche e per i metodi di ricerca del consenso posti in essere, è incompatibile con la cultura riformista. Ci interessa poco che, nel corso degli anni, una persona possa passare da Italia dei Valori al gruppo Gentile, dalla Santelli ad Oliverio, da Gianluca Gallo ai padroni del PD cosentino. Però, la corsa sfrenata a procurarsi iscritti al partito, a candidarsi alla segreteria da neo-iscritta, a fagocitare delegati eletti in liste avverse per vincere i ballottaggi, a violare la ratio e la sostanza del codice etico del partito, che vieta di cumulare la carica di segretario cittadino con quella di sindaco (del quale la signora Artese è una protesi istituzionale e politica), tutto quanto sopra non può non interessarci. Tali comportamenti evidenziano un modo negativo di fare politica che non ci può lasciare indifferenti e che altrettanto indifferente non dovrebbe lasciare il neo segretario provinciale del PD. Segretario che, evidentemente, è disinformato o fa finta di non sapere, oppure, cosa più plausibile, risponde a logiche politiche ed elettoralistiche assolutamente estranee agli interessi della collettività rendese. È del tutto evidente, che di questo stato di cose, che determina allarme sociale e politico, deve essere informato il segretario nazionale, on. Enrico Letta, che deve assumersi le proprie responsabilità per tutelare l’immagine ed il prestigio del Partito Democratico.

Vorremmo, infine, dire a coloro che sono credenti, che è assurdo e blasfemo chiedere a Belzebù di accompagnarli in Paradiso. Non si può chiedere perciò alla segretaria del PD di Rende, assessore di fiducia del Sindaco Manna, di svolgere una azione di discontinuità politica rispetto all’amministrazione di cui è un pezzo di primaria importanza. Una amministrazione che continua il saccheggio dei beni pubblici; dopo i campi da tennis, dopo il palazzetto dello sport, dopo il Parco Acquatico, dopo i locali commerciali di piazza Matteotti, ora tocca all’area mercatale che sarà assegnata per sei mesi ad un privato per organizzare eventi, a dispetto della destinazione per cui è stata costruita e cioè ospitare il mercato, diventato itinerante. Mercato trasferito, in un primo momento su un pezzo del viale Principe e, successivamente, sulla piazza Robert Kennedy, ove affaccia il Museo del Presente. Con un solo colpo l’amministrazione Manna-Artese ha saccheggiato la destinazione d’uso di tre importanti punti di riferimento della città: l’area mercatale, viale Principe e piazza Robert Kennedy. Creando, oltretutto, paurosi ingorghi per il traffico veicolare e disappunto, confusione ed incertezza logistica nei cittadini e negli espositori (che sono assegnatari di un posto fisso nell’area mercatale) e che oggi vengono sbattuti di qua e di là, senza rispetto per operatori provenienti da tutta la Calabria, essendo il mercatino del giovedì di Rende il più importante della regione. Non opporsi a simili e discutibili comportamenti politici ed amministrativi significherebbe tradire la fiducia ed il ruolo conferiteci dai cittadini elettori.

Mariapia Galasso (Segretario Federazione Riformista di Rende)
Clelio Gelsomino (Presidente Federazione Riformista di Rende)
Fabio Liparoti (Vice – Segretario Federazione Riformista di Rende)

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