Consultazioni, Mattarella ha incontrato Fontana e La Russa

Al via le consultazioni al Quirinale del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la formazione del nuovo Governo. Il primo ad arrivare è stato alle 10 il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Si finirà con la delegazione del centrodestra, che verrà ricevuta domani alle 10.30.

LA RUSSA – “Un colloquio molto cordiale, è sempre molto emozionante stare con il Presidente”, ha commentato la seconda carica dello Stato lasciando il Quirinale dopo l’incontro durato un quarto d’ora.

FONTANA – Alle 11 è stata la volta del presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Il colloquio è durato circa un quarto d’ora l’incontro. Alla termine Fontana ha lasciato il Quirinale senza rilasciare dichiarazioni. Le consultazioni sono quindi proseguite con l’incontro alle 12, con la delegazione del Gruppo delle Autonomie del Senato, seguito dal Misto mezz’ora dopo.

AUTONOMIE – ”Il risultato delle elezioni è chiaro ed è giusto che Giorgia Meloni riceva l’incarico per fare il presidente del Consiglio”, ha affermato Julia Unterberger, capogruppo delle Autonomie al Senato. ”Abbiamo anche espresso le nostre preoccupazioni -ha aggiunto- siamo autonomisti ma anche europeisti e ci desta preoccupazione che il partito più forte che adesso farà il Governo è un partito sovranista, nazionalista e nel passato avevamo grandi problemi con il partito di Frateli d’Italia”. Unterberger ha fatto riferimento in particolare a “esternazioni tutt’altro che accettabili, ad esempio quando ci dicono ‘andate in Austria se avete qualcosa da lamentare’ oppure ‘vi si dovrebbe costringere a mettere in ogni casa la bandiera italiana’”. “Pertanto -ha concluso la capogruppo- spero che avranno in futuro con noi un approccio un po’ più costruttivo, che questi toni appartengano al passato e che riusciamo ad avere una certa collaborazione con il partito che avrà la maggioranza”. Quindi “il nostro orientamento è votare contro la fiducia, perché devono dimostrare che hanno cambiato atteggiamento nei confronti delle autonomie, delle minoranze linguistiche e dell’Europa”. Comunque “non è detta l’ultima parola”, anche in base alla “lista dei ministri”.

VERDI-SINISTRA – “Le destre di questo Paese hanno sì il 59% dei seggi dei parlamentari, ma hanno soltanto il 43 per cento di voti in questo Paese, quindi sono maggioranza assoluta in Italia solo in virtù di una legge elettorale, la peggiore della storia della Repubblica. E quindi il primissimo impegno del nostro Gruppo sarà quello di presentare una proposta di legge per tornare al proporzionale”, altrimenti “il rischio di una democrazia monca è un. Rischio fortissimo”, dice Peppe De Cristofaro, capogruppo del Misto al Senato ed esponente di Verdi-Sinistra.

Dopo la telefonata con il Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, alle 16 si riprenderà con il Misto della Camera, quindi, a seguire, alle 16.30 Alleanza Verdi-Sinistra, alle 17 il Terzo Polo, alle 18 il Movimento 5 stelle, alle 19 il Pd.

Domani, alle 10.30, saliranno al Colle, in un’unica delegazione, i partiti del centrodestra. Dopo questo ultimo incontro, Mattarella potrà trarre le sue prime conclusioni e, salvo sorprese, convocare al Quirinale il presidente del Consiglio incaricato. Il presidente di Fdi, Giorgia Meloni, farà parte della delegazione del centrodestra. Per Fdi, si legge in una nota, saranno presenti i presidenti dei gruppi parlamentari al Senato e alla Camera, Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida.

fonte: Adnkronos

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