«La certezza della pena non è la certezza del carcere»: confronto a Cosenza tra avvocati, magistrati e docenti universitari | VIDEO

Giornata di studi dedicata all’ergastolo ostativo e alla situazione delle carceri italiane, quella organizzata dalla Camera Penale di Cosenza “Fausto Gullo”, nella sala della biblioteca “Arnoni” del Palazzo di Giustizia, alla presenza di numerosi avvocati, magistrati e docenti universitari. Un confronto aperto su temi che sono d’interesse nazionale, dopo il primo Decreto Giustizia del Governo Meloni che ha scontentato soprattutto l’avvocatura italiana.

Il convegno di Cosenza ha avuto la finalità di sollevare le tante criticità che ogni giorno i penalisti toccano con mano, nel difendere i diritti degli ergastolani e dei detenuti in generale. Oggi quindi la questione è al centro del dibattito politico, dopo la decisione della maggioranza di centrodestra di rivedere il testo sul 4 bis in forma peggiorativa rispetto agli iniziali dettami della Corte Costituzionale, alla quale il governo presieduto da Giorgia Meloni ha rimandato la “palla”. Quasi in tribuna.

Il procuratore di Cosenza Mario Spagnuolo
Il professore Silvio Gambino, Emerito di Diritto Pubblico all'Università della Calabria di Rende
L'avvocato Roberto Le Pera, presidente della Camera Penale di Cosenza
Alla destra del procuratore Spagnuolo, il garante regionale del detenuti, avvocato Luca Muglia

«La certezza della pena non è la certezza del carcere, perché nei nostri principi costituzionali il carcere non è inteso come una punizione, ma un momento in cui al detenuto deve essere data una seconda possibilità di inserirsi in un contesto sociale diverso» ha detto l’avvocato Roberto Le Pera, presidente della Camera Penale di Cosenza “Fausto Gullo“, intervistato dal nostro network.

Interessanti anche gli interventi del professore Silvio Gambino, Emerito di Diritto Pubblico all’Università della Calabria di Rende, del neo garante regionale dei detenuti, l’avvocato Luca Muglia, e infine del procuratore di Cosenza, Mario Spagnuolo che ha affrontato in particolare il tema dell’ergastolo ostativo, spiegando ai presenti che la procura di Cosenza era pronta a lavorare con le nuove disposizioni previste dalla riforma penale voluta dall’ex ministro della Giustizia Marta Cartabia. Ecco le interviste complete.

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