Frana di Ischia, estratta dal fango l’ottava vittima: aveva 15 anni. Si indaga su abusivismo e condoni

Il fango che ha devastato una zona di Casamicciola Terme, a Ischia, in seguito all’alluvione di sabato mattina, continua a restituire corpi. Le squadre di soccorritori hanno individuato ed estratto l’ottava vittima dell’alluvione: si tratta di Michele Monti, il ragazzo di 15 anni, fratello di Francesco e Maria Teresa, i cui corpi erano stati ritrovati ieri.

Si cercano i corpi dei loro genitori, Gianluca Monti e Valentina Castagna. Gli altri due dispersi sono presumibilmente il compagno di Eleonora Sirabella, la prima vittima ritrovata, e di un’altra giovane donna: lo ha riferito il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, al termine della riunione del Ccs.

I feriti restano 5, di cui solo uno trasportato fin da subito all’ospedale Cardarelli di Napoli ma rispetto alle condizioni di salute non sono segnalati particolari problemi.

Le indagini della Procura

Accertare se le abitazioni travolte dall’alluvione e presenti in quell’area erano abusive e se pendeva un provvedimento di demolizione: sono le prime domande alle quali la Procura di Napoli vuole dare una risposta attraverso le indagini scattate subito dopo la tragedia di Casamicciola. Ma l’attività di accertamento – il fascicolo è stato aperto ipotizzando, per ora, il reato disastro colposo – non riguarderà solo la zona devastata dallo smottamento.

Sono per il momento 230 gli sfollati ma «non è escluso» che il numero possa crescere, ha spiegato Palomba. Gli sfollati sono tutti sistemati tra strutture alberghiere e sistemazioni da parenti ma il prefetto ha sottolineato che «essendo in inverno e trattandosi di nuclei familiari si cercano allocazioni che siano vere e proprie abitazioni anche per alleviare la loro condizione di difficoltà».

È una corsa contro il tempo per mettere in piena sicurezza la strada che porta nel cuore della zona rossa. La sede stradale è stata in gran parte ripulita e il fango è stato riposto dai bob cat ai margini. Venti centimetri di fango che si stanno asciugando al sole ma che dovranno essere rimossi per scongiurare il rischio, quando ci sarà di nuovo la pioggia, di un dilavamento verso la parte bassa.

Anche i sommozzatori al lavoro

Squadre di volontari con le vanghe stanno liberando gli accessi alle case. È un’operazione necessaria anche per consentire ai residenti, accompagnati dai vigili del fuoco, di entrare per recuperare quanto necessario. Intanto, dal fango emergono brandelli di vita spezzata. Un peluche, un tegame e altri oggetti che raccontano di una quotidianità che per tante persone non sarà mai più come prima. Al più presto dovranno essere rimosse anche le numerose vetture che sono state completamente accartocciate dalla furia dell’acqua e del fango. Ora sono un ammasso di lamiere.

Sull’isola operano 160 vigili del fuoco con 70 mezzi giunti da Campania, Lazio, Toscana, Abruzzo, Puglia, Molise. Le squadre del Corpo nazionale sono dislocate nel territorio Casamicciola: esperti in topografia applicata al soccorso, Usar (Usar search and rescue), Saf (Speleo alpino fluviali), cinofili e operatori Sapr (Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto) al lavoro per le operazioni di ricerca. Sommozzatori giunti dalla Toscana operano con un sonar per scandagliare i fondali nello specchio di mare in prossimità del porto.

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