Paola, Di Natale denuncia: «In consiglio manovre per far fuori il mio gruppo»

«Ci sarebbe stato un tentativo, poi fallito, per estromettermi dal governo della Città di Paola attraverso una campagna acquisti di consiglieri di minoranza pronti a saltare in maggioranza».

È caustico il tono con cui, l’avvocato Graziano Di Natale – punto di riferimento “esterno” di uno dei gruppi consiliari a sostegno del sindaco Giovanni Politano – ha condiviso sui social una riflessione riguardo il momento attraversato dall’amministrazione comunale paolana, recentemente al centro di suggestive ipotesi riguardo possibili rimescolamenti in seno ai banchi della maggioranza.

Secondo i rumors cui ha fatto riferimento il leader de “La Migliore Calabria” (movimento vicinissimo al PD), che nell’aula “Lo Giudice” conta ben tre elementi, gli ultimi tempi sarebbero stati caratterizzati da una serie di ammiccamenti tra componenti di fazioni contrapposte, con rappresentanti in forza alla maggioranza che avrebbero tentato di fare scouting tra le frange avversarie, al solo scopo di soppiantare il gruppo che fa capo all’ex consigliere regionale.

Ipotesi suggestive, non suffragate però da alcun atto formale, figlie del probabile squilibrio vissuto proprio all’interno del gruppo nato come propaggine del Partito Democratico, dove pare che gli animi non siano poi tanto sereni, con almeno un consigliere in bilico da oltre un mese. Ovviamente si tratta di fascinazioni che lasciano il tempo che trovano, perché nulla sembra andare nel verso del boicottaggio lamentato da Di Natale, in quanto durante le votazioni consiliari, la maggioranza ha agito compatta e senza tentennamenti.

Eppure, l’allarme resta latente, tant’è che l’ex consigliere regionale ha aggiunto che «se dovesse essere vero non mi meraviglio. Non è la prima volta che c’è chi trama contro me e la comunità che da anni abbiamo costruito – ha concluso Di Natale -. Ma abbiamo spalle larghe e schiena dritta».

Malgrado l’ostentata tranquillità, è indubbio considerare il riverbero che tali affermazioni avranno generato tra le forze alleate al governo della città,  che dopo appena cinque mesi e mezzo dall’insediamento della cosiddetta “nuova era”, appaiono tutt’altro che amalgamate con l’equilibrio necessario a non far temere scossoni futuri. Nel frattempo occorre tener presente la solenne bocciatura giunta dal Ministero riguardo le tariffe Imu messe a ruolo nel bilancio recentemente approvato, aliquote giudicate «inefficaci» e quindi inutili ai fini contabili, con l’assessore preposto che è diretta espressione proprio del movimento capitanato da Graziano Di Natale.

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