Calabria Verde, i sindacati: «Basta abusi sui lavoratori. Le promesse sono state disattese»

«Una  specie di gioco delle tre carte, così appare il modus operandi di Calabria Verde, nonostante avesse condiviso una serie di convergenze positive per la forestazione e per i suoi addetti,  con le rappresentanze regionali del sindacato confederale di categoria». Così in una nota Fai-Cisl, Flai Cgil, Uila Uil.

«E’ proprio questo l’impatto  che ha avuto tra i lavoratori forestali della provincia di Cosenza dopo che si erano convenuti tempi e modalità su una serie di questioni aperte a partire dalla tanto attesa e discussa Riqualificazione di  una cospicua fetta di lavoratori/trici che  da anni svolgono mansioni  e funzioni ben al di sopra degli attuali livelli di inquadramento; nello specifico parliamo di  tutti gli operatori ed operatrici impiegati con diverse funzioni nelle attività di prevenzione e di lotta agli incendi boschivi, di  quelli che svolgono funzioni di guardiania, lavoratori e lavoratrici che utilizzano motoseghe e decespugliatori e tante altre figure utilizzate nei cantieri forestali.

Si tratta di una forza lavoro che nella provincia di Cosenza fa registrare, oltre ad un numero particolarmente significativo di addetti,  anche una età   media più bassa  che consente , ancora, di poter programmare campagne AIB con una certa efficienza. Tutto questo, è inevitabile che alimenti legittime aspettative le quali, come in questo caso vengono deluse.

Tutti ci aspettavamo la realizzazione di quanto concordato relativamente ai numeri della riqualificazione e alle sue modalità di attuazione, basati su istruttorie e verifiche da parte aziendale. Invece ci siamo ritrovati con un intervento parziale e divisivo  che ha interessato circa 60 lavoratori/trici, creando tensioni sui cantieri della provincia , tra gli stessi lavoratori e molta delusione tra chi, da qui a qualche mese dovrà, con senso di responsabilità, rispondere alla chiamata per l’avvio di un servizio, quello dell’AIB, tanto attenzionato  dall’Assessore Gallo e dal Governatore Occhiuto.

Inoltre, continuano, da parte dei responsabili dei cantieri, le abusive imposizioni ai lavoratori/trici di recuperare con ore compensative, le attività straordinarie di lavoro, nonostante la ripetuta e motivata contrarietà espressa dalle oo.ss, poiché non  in linea con quanto stabilito dal Ccnl nazionale del comparto; per non parlare di ore di straordinario non riconosciute del 2020 ancorchè regolarmente registrate e sempre in procinto di essere deliberate ma non ancora liquidate».

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