sabato,Maggio 11 2024

Gagliardi: “Ci è mancata qualità ma queste sono vittorie pesanti”

“Dobbiamo migliorare e acquisire la mentalità della capolista. Solo così puoi navigare nelle zone alte. Ora ci attende un match davvero difficile ma ci faremo trovare pronti”. E sui giovani. “Bene Frelz. Liotti per applicazione ha fatto una gara da dieci in pagella”. Gagliardi mentre spinge i suoi uomini alla vittoria col Ribera (foto mannarino)

Gagliardi: “Ci è mancata qualità ma queste sono vittorie pesanti”

“Dobbiamo migliorare e acquisire la mentalità della capolista. Solo così puoi navigare nelle zone alte. Ora ci attende un match davvero difficile ma ci faremo trovare pronti”. E sui giovani. “Bene Frelz. Liotti per applicazione ha fatto una gara da dieci in pagella”.

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Gagliardi mentre spinge i suoi uomini alla vittoria col Ribera (foto mannarino)

Clima disteso e tanti sorrisi in casa Cosenza. La vittoria di domenica al San Vito ha portato con se ancora maggiore consapevolezza del valore dei silani e, fattore da non sottovalutare, un altro mattoncino nel progetto promozione. Gagliardi si gode il successo e il primato ma è sempre attento a scovare i dettagli da migliorare per crescere ulteriormente. “Domenica abbiamo centrato un successo pesantissimo. Come anticipato nella conferenza del pre-patita, sottovalutare il Ribera sarebbe stato un errore da principianti. Loro sono venuti al San Vito per giocare la gara senza nulla da perdere. Noi potevamo soffrire il peso del primato in classifica o l’impegno contro una compagine sulla carta inferiore. Il Ribera ha mantenuto le attese. Hanno provato a metterci in difficoltà sfruttando tutti i mezzi a loro disposizione ma alla fine la abbiamo spuntata noi”. Non è del tutto soddisfatto il tecnico del Cosenza che spiega gli errori commessi da Parisi e compagni. “Ci è mancata un po’ di qualità nelle giocate. Abbiamo gestito bene sbagliando però diversi appoggi e sprecando tanti palloni. Ci siamo inoltre schiacciati troppo e in alcune occasioni non siamo riusciti ad alzare i ritmi. Era importante però trovare i tre punti e i ragazzi con merito li hanno portati a casa. Bisogna fargli i complimenti perché un allenatore può dare il massimo ma se non ha una squadra che lo segue applicando al meglio gli schemi e una società che sa operare, è difficile centrare successi”. Poi un commento sui singoli. “L’esordio di Frelz è stato soddisfacente. E’ un ragazzo del 1994 e il carattere lo porta a compiere autentici miracoli ma anche a commettere qualche errore dovuto all’inesperienza. Bene anche Liotti. Qualitativamente ha disputato una prova da cinque ma per applicazione e sacrificio avrebbe meritato un dieci. Era sempre in posizione in fase di ripiegamento e sempre presente in fase di spinta. Benincasa in mezzo ha dato il massimo, recuperando una infinità di palloni. Voglio anche ribadire che nella mia squadra giocheranno tutti. Tenere fuori calciatori del calibro di Varriale e Guadalupi è difficile ma tutti troveranno spazio”. In chiusura Gagliardi parla del prossimo avversario dei Lupi. Il Città di Messina ha perso il derby con l’Acr. Messina ma rappresenta una delle compagini più difficili da affrontare. “Mister Aceto ha visto la gara e la sua relazione è molto chiara. Si sono affrontate una squadra, che ha perso, e un insieme di giocatori. Il Città di Messina non ha trovato punti ma quando esprimi un calcio interessante, giocando in maniera compatta, aggressiva e determinata, puoi far male a chiunque. Loro hanno un gruppo forte che in avanti ha individualità di qualità come Tiscione e Saraniti. Giocano bene e creano tanto e la prova è il match con il Licata che hanno vinto per 5-3. I numeri parlano chiaro ma ci faremo trovare pronti e ribadisco che preferisco vincere con un gol di scarto e non segnando gol a grappoli subendone però anche tanti. Questo mi fa pensare che noi abbiamo equilibrio e non è una dote comune a molte squadre”.  Infine i tingraziamenti a Stefano Fiore per le parole spese sul suo conto. “Gli sono grato, ma la posizione in classifica ho sempre detto che è merito dei ragazzi. Un allenatore senza la squadra ed una società che protegge il suo lavoro non va da nessuna parte”. (Francesco Palermo)