mercoledì,Maggio 1 2024

Speciale: Dilettante a chi? (III parte)

Il Gladiator è l’unica squadra imbattuta dalla A alla D. Nei gironi più meridionali del campionato quello che conta è il carattere dei giocatori e delle squadre. La Serie D è un campionato che dovrebbe assumere i canoni del professionismo Non è un caso che i gironi più meridionali della Serie D siano quelli più

Speciale: Dilettante a chi? (III parte)

Il Gladiator è l’unica squadra imbattuta dalla A alla D. Nei gironi più meridionali del campionato quello che conta è il carattere dei giocatori e delle squadre.

Ma_quale_serie_D

La Serie D è un campionato che dovrebbe assumere i canoni del professionismo

Non è un caso che i gironi più meridionali della Serie D siano quelli più difficili da vincere. Campi infuocati, calciatori esperti e vivaci che vendono cara la pelle rappresentano un buon banco prova di per i giovani che abbandonano le Primavere delle formazioni di A e B per “assaggiare” i tacchetti dei difensori avversari. Vengono mandati tra i dilettanti a farsi le ossa e l’anno dopo riproposti in campionati più consoni e qualitativamente elevanti.
GIRONE G. Il nostro viaggio ci ha portato nei gironi del Sud del campionato di D. E’ la Torres ha guidare il raggruppamento G ma la corsa promozione è vivace. La capolista guarda tutti dall’alto dei 41 punti in classifica, ben sei in più del San Basilio e otto di vantaggio su un trio di inseguitrici che sulla carta dovevano lottare per il primato. Parliamo di Turris, Casertana e Saernese. A Caserta, i gol di Palumbo e Maiella e la qualità di Manco, non sono bastati. Nel mese di dicembre sono arrivati tanti calciatori, per tentare un assalto al primato difficilissimo. Anche la Turris ha tradito le attese. Dopo una campagna acquisti faraonica, con gli innesti fra gli altri di Longobardi, Vitale e Arcamone, i campani non sono riusciti mai a fare la voce grossa. In casa lo score del club di Moxeano è da promozione, ma fuori dalle mura amiche, le tre vittorie conquistate in nove gare, non sono da compagine che punta alla promozione. Stesso discorso vale per la Sarnese che ha subito sei sconfitte ed ha un attacco poco prolifico con sole 29 reti siglate. In una lotta fra squadre che hanno investito tantissimo, si è inseritala Torres, trascinata dalle reti di Meloni, che guida con Tarallo della Sarnese la classifica marcatori. I giocatori importanti nel girone G non mancano. Oltre ai nomi già citati, ci sono quelli di Sanna e Frau del Selargius, di De Angelis del San Basilio, Gasparini della Turris e Gissi e Artistico della Lupa Frascati.
GIRONE H.
Il raggruppamento h è quello meno in bilico fra tutti i gironi della D. L’Ischia da l’impressione di essere una compagine già pronta al salto di categoria e con 49 punti, ben otto di distacco dalle inseguitrici, è pronta a festeggiare la promozione. Bisceglie, Gladiator, Matera e Monopoli inseguono ed hanno costruito organici importanti ma l’impressione è che i giochi siano aperti solo per i piazzamenti nella griglia play off. L’Ischia ha una rosa imponente, impreziosita da calciatori come Cunzi, Perna, Masini e Longo. Elementi validissimi che hanno sempre giocato in categorie superiori e che vanno regolarmente in gol in una compagine che con 41 reti messe a segno e solo otto subite, ha in mano il pass per la Lega Pro. Un dato su tutti. Alfredo Romano, leader del centrocampo del Cosenza nella passata stagione, ha giocato pochissimo, chiuso da giocatori importanti e costretto a cambiare aria. Importante anche la rosa costruita dal Matera che ha speso un budget elevato ma dovrà sperare nei ripescaggi. Oltre all’ex rossoblù Ciano, in Lucania giocano calciatori del calibro di Calabuig, Caputo, Di Gennaro, Ceccarelli e Mauricio Villa, preso nell’ultima finestra di mercato. Interessante anche il roster del Gladiator, guidato in attacco da Del Sorbo, Tortora e Manzo. I campani sono l’unica squadra dalla A alla D che non ha mai perso una partita. Stentano invece il Brindisi e il Taranto che ha iniziato la stagione con Tommaso Napoli in panchina. Chiude la classifica il Potenza, che in campionato ha vinto una sola volta e che si prepara alla retrocessione in Eccellenza.
GIRONE I. Chiudiamo con il raggruppamento che interessa da vicino il Cosenza. Dopo un inizio sorprendente della Gelbison, la corsa promozione sembra ormai aperta a due squadre. I rossoblù se la vedranno con il Messina di Lo Monaco, avanti di tre punti e uscito rafforzato dalla campagna acquisti di Gennaio. Se a Cosenza si è pensato a puntellare l’undici con giovani di qualità, in riva allo stretto non hanno badato a spese, portando in giallorosso Savanarola e Ischia. Alle spalle del duo di testa, Gelbison e Montalto hanno sorpreso gli addetti ai lavori, mentre Agropoli e Savoia, candidate al salto di categoria prima dell’inizio del torneo, hanno tradito le aspettative. Altalenante anche l’andamento della matricola Città di Messina che ha messo in mostra però giovani come Saraniti e Citro. Nelle zone calde della classifica, Nissa e Noto sembrano condannate alla retrocessione. Da segnalare lo score di Manolo Mosciaro che è senza dubbio l’attaccante più corteggiato della categoria. Per chiudere diamo un po’ di numeri. Mosciaro ha la migliore media realizzativa con un gol ogni 117 minuti, seguito da Savanarola che realizza una rete ogni 138. Alle loro spalle c’è Giorgio Corona. La sua media è di un gol ogni 149 minuti. (f. p.)