“Mala Sanitas”, la Bruno Bossio scrive alla Lorenzin: «Sicurezza sanitaria al “Riuniti”»

L’inchiesta della Procura di Reggio ha permesso di far venire a galla un sistema delittuoso a danno dei pazienti. La deputata cosentina scrive al ministro della Salute sul caso “Riuniti” e chiede provvedimenti urgenti

Risale a giovedì scorso la richiesta che Enza Bruno Bossio, deputata calabrese, ha inoltrato, insieme alla capogruppo del PD nella commissione Sanità on. Donata Lenzi ed alla componente dell’Ufficio di Presidenza della Camera on. Anna Margherita Miotto, per sollecitare l’intervento del Ministro della Salute on. Beatrice Lorenzin affinché sia garantita la massima sicurezza delle prestazioni sanitarie che si erogano agli “Ospedali Riuniti” di Reggio Calabria. Le parlamentari del PD, a tal fine, hanno presentato una interrogazione urgente in seguito al grave allarme che ha suscitato l’iniziativa della magistratura sulle presunte gravissime condotte nei reparti di ostetricia e ginecologia, neonatologia ed anestesia del nosocomio reggino. Le indagini del nucleo di polizia tributaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza avrebbero messo in luce un sistema di copertura e di omissione rispetto a presunti e gravissimi episodi di malasanità. I fatti più gravi che hanno portato all’arresto ed alla sospensione di alcuni medici dell’ospedale riguardano, tra quelli accertati, la morte di due neonati e le lesioni irreversibili riportate da un altro bimbo ridotto alla totale invalidità. La gravità e la dimensione dei fatti è data anche dalla presunta esistenza di un sistema di coperture degli errori che, secondo l’accusa, sarebbe stato condiviso dall’intero apparato sanitario. Le parlamentari democratiche hanno, inoltre, evidenziato che l’intervento del Ministro è necessario anche per il fatto che in Calabria la responsabilità ministeriale viene esercitata direttamente, dal momento che la gestione commissariale governativa ha surrogato le funzioni di competenza regionale.

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