Crack milionario alla Bcc di Cosenza, 14 indagati

La procura di Cosenza indaga sul Banca di Credito Cooperativo di Cosenza. Nel mirino di nuovo Ettore Giacinto Caroselli e altre persone legate al mondo della politica e dell’imprenditoria. L’ipotesi è di bancarotta fraudolenta

Per il crack milionario della Bcc di Cosenza, la procura cittadina ha iscritto nel registro degli indagati quattordici persone. Lo ha scritto oggi il Quotidiano del Sud nell’edizione cartacea. Al centro dell’inchiesta – condotta dai pubblici ministeri Donatella Donato e Domenico Frascino – c’è il ginecologo Ettore Giacinto Caroselli, attualmente sotto processo per una serie di presunte appropriazioni indebite contestate anche ad alcuni suoi collaboratori e familiari, ma più che da quell’inchiesta – alla quale gli investigatori hanno assegnato il nome in codice di “Family bank” – la nuova ipotesi di bancarotta fraudolenta trae origine dalla causa civile contro gli ex vertici della Bcc (il presidente e il suo consiglio d’amministrazione), ritenuti responsabili, a vario titolo, di aver provocato buco da circa ventisette milioni euro. Una cifra che, a processo in corso, è stata poi ricalcolata in “soli” sei milioni di euro. Oltre al ginecologo rischiano anche gli altri amministratori della banca prima dell’avvento dei commissari. Nell’elenco, figurano anche volti noti come Gianfranco Scarpelli, Carlo Ponte e Franchino De Rango. Gli altri indagati sono Giancarlo Tosto, Serafino Grandinetti, Francesco Basile, Francesco Greco, Francesco Capocasale, Ennio Pantuso, Luigi Cavallo, Francesco Tancredi, Giampaolo Miniaci ed Eugenio Gallo. (redazione cronaca)

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