L’NCD chiede alla magistratura di fare chiarezza dopo l’intimidazione

Il partito dei Gentile denuncia “il clima torbido che ha contraddistinto, già dalle prime fasi la campagna elettorale e le operazioni di ammissione delle liste”.

Il comunicato esecutivo regionale dell’NCD, dopo l’atto intimidatorio compiuto ai danni della sede regionale, ha diramato una nota stampa a firma dell’onorevole Gianfranco Leone e dell’avvocato Antonio Bove. “Il grave atto intimidatorio perpetrato ai danni della sede regionale del Nuovo Centro Destra conferma, ove ve ne fosse bisogno, l’inquinamento diffuso della competizione elettorale nella città di cosenza – sottolineano – Solo tre giorni addietro l’ esterno della sede era stata imbrattata con frasi ingiuriose ed offensive rivolte al Coordinatore Regionale Sen. Antonio Gentile ed al Vice presidente del Consiglio Regionale On. Pino Gentile.
Siamo stati i primi, come lista “Cosenza Popolare” espressione del NCD, a denunciare il clima torbido che ha contraddistinto, già dalle prime fasi la campagna elettorale e le operazioni di ammissione delle liste.
Questo ultimo grave atto non resterà senza conseguenze; e si collega certamente a tutti gli episodi di intolleranza e di violenza mafiosa che si sono verificati negli ultimi due anni in città. Chiederemo ai giudici antimafia, che stanno già indagando sulle irregolarità emerse nella gestione della cosa pubblica cosentina di fare chiarezza su mandanti ed esecutori delle gravi intimidazioni messe in atto, non solo ai danni del nostro partito, ma anche della serenità del voto e della libera espressione democratica della volontà dei cittadini”.

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