venerdì,Marzo 29 2024

A Cosenza e Rende la giornata internazionale dello Sport per lo sviluppo e la pace

L’Associazione “Benessere Bambino” celebra giovedì 6 Aprile “La Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace” voluta dall’ONU nell’agosto del 2013. L’evento si svolgerà in tre locations. Dalle ore 9 alle ore 12.30 presso l’impianto Sportivo Camposcuola e i campi da calcio della Polisportiva Real Cosenza gli alunni delle scuole medie  parteciperanno alle “miniolimpiadi”

A Cosenza e Rende la giornata internazionale dello Sport per lo sviluppo e la pace

L’Associazione “Benessere Bambino” celebra giovedì 6 Aprile “La Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace” voluta dall’ONU nell’agosto del 2013.

L’evento si svolgerà in tre locations. Dalle ore 9 alle ore 12.30 presso l’impianto Sportivo Camposcuola e i campi da calcio della Polisportiva Real Cosenza gli alunni delle scuole medie  parteciperanno alle “miniolimpiadi” cimentandosi in piccole competizioni sportive di atletica leggera, basket, pallavolo e calcio.

Dalle ore 9 alle ore 12.30 nelle strutture dell’Unical Cus i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado vivranno “momenti di sport” seguendo un percorso di conoscenza e sperimentazione di varie discipline sportive. Inoltre alle ore 14:30 nell’ Aula Circolare dell’ Edificio Polifunzionale  dell’Università della Calabria si terrà il convegno dal titolo “Alimentazione e Sport” nel quale docenti, nutrizionisti e atleti agonisti interverranno sulla tematica dello sport e dell’alimentazione nella continua dialettica tra scienza e pratica.

All’evento si collega la serata di beneficenza al teatro Piccolo dell’Università della Calabria del 4 aprile alle ore 20.30: il ricavato dello spettacolo di cabaret con il comico Federico Perrotta sarà destinato all’acquisto di defibrillatori da donare alle comunità scolastiche o ad altre comunità.

L’associazione Benessere Bambino e tutti i partners organizzativi dimostrano attraverso questa giornata di “Sport e Cultura” che lo sport non può più essere un fenomeno marginale del nostro vivere e che quindi il livello di civiltà di una popolazione organizzata è ormai commisurato in maniera significativa al suo grado di cultura psicomotoria. Lo sport legge sé stessi, la società, il mondo”(C.L.).