Omicidio Roberta Lanzino, chiusa l’istruttoria in Corte d’Assise d’Appello: a dicembre la sentenza

Si è chiusa oggi la nuova istruttoria dibattimentale disposta dalla Corte d’Assise d’Appello a seguito delle richiese della procura generale di eseguire di nuovo l’esame del Dna sull’imputato Francesco Sansone, confrontando il suo profilo genetico con quello ritrovato nel terriccio posto sotto la nuca della povera studentessa di Rende, Roberta Lanzino, uccisa nel 1988 lungo la strada che collega Cerisano a Torremezzo.

I periti nominati dal collegio giudicante hanno confermato i rilievi della prima perizia, escludendo che il campione di sperma rinvenuto dal Ris di Messina sia compatibile con quello del pastore di Cerisano. Era l’ultimo passo prima della chiusura della nuova istruttoria che ha permesso comunque di sentire altre persone, come l’ex generale dei carabinieri Luciano Garofano che partecipò alla prima parte delle indagini fatte dopo la morte della ragazza.

Le discussioni delle rispettive parti processuali inizieranno il prossimo 5 dicembre: toccherà alla procura generale, poi alle parti civili rappresentate dagli avvocati Ornella Nucci, Francesco Cribari, Marina Pasqua ed Elena Coccia per la famiglia Lanzino e l’avvocato Sergio Calabrese per la famiglia di Luigi Carbone, caso di lupara bianca. Infine gli avvocati difensori Enzo Belvedere e Armando Veneto. (a. a.)

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