Guarascio dovrebbe benedire ogni giorno il proprio pubblico. Fin dal primo giorno in cui ha messo piede a Cosenza gli è sempre stato espresso un concetto: porta la squadra dove la città ritiene di poter stare e al resto penseranno i tifosi. Così è stato. La Serie B, infatti, ha garantito al patron record di incassi continui, non ultimo quello del match con la Salernitana: il terzo più alto degli ultimi 20 anni. Ad ogni modo, nella speciale graduatoria che mette a confronto le presenze negli stadi della Serie B, i rossoblù sono al momento noni. Sul dato, però, pesa lo “zero” della gara col Verona. Conteggiando gli 11mila supporter rimasti fuori il Marulla, i Lupi volerebbero al sesto posto…
Si ragiona per media, ma anche la somma totale dei presenti esprime dati significativi. Davanti a tutti c’è il Benevento: 141.038 biglietti venduti, vale a dire 10.845 a gara interna. La Serie A disputata lo scorso anno ha fidelizzare una città, che a Lecce non ha mai fatto mancare il proprio apporto. Al Via del Mare, dove si giocherà il recupero con l’Ascoli, sognano il sorpasso forti della media 10.368 e di un totale di 124.420. A completare il podio c’è il Foggia che ha tifosi molto caldi: 131.386 presenze, media di 10.107.
A seguire ci sono Verona (130.210, media di 10.016), Salernitana (127.797, media di 9.128) e Palermo (102.135, media di 7.856). Prima del club rosanero, tuttavia, sarebbe dovuto esserci il Cosenza che in 13 gare casalinghe ha portato al Marulla 93.345 sportivi di fede rossoblù. A questi, però, mancano quelli che furono chiusi fuori dai cancelli l’1 settembre scorso, in occasione della partita non disputata col Verona. Conteggiandoli, si volerebbe a 104.345 per una media reale di 8.026 anziché una viziata di 7.180.