giovedì,Maggio 16 2024

Guarascio sorride. Con la Salernitana secondo incasso degli ultimi 20 anni

Guarascio soddisfatto dei conteggi del botteghino. Il Cosenza con la Salernitana ha dichiarato di aver incassato 150.020 euro. Ecco la classifica generale. Cosenza-Salernitana ha fatto registrare il secondo incasso più alto degli ultimi vent’anni. Il club presieduto da Eugenio Guarascio ha comunicato infatti di aver totalizzato al botteghino, compresa la quota abbonati, 150.020 euro, pari a

Guarascio sorride. Con la Salernitana secondo incasso degli ultimi 20 anni

Guarascio soddisfatto dei conteggi del botteghino. Il Cosenza con la Salernitana ha dichiarato di aver incassato 150.020 euro. Ecco la classifica generale.

Cosenza-Salernitana ha fatto registrare il secondo incasso più alto degli ultimi vent’anni. Il club presieduto da Eugenio Guarascio ha comunicato infatti di aver totalizzato al botteghino, compresa la quota abbonati, 150.020 euro, pari a 290.479.225 delle vecchie lire. Sì, perché fare la conversione nel vecchio conio è fondamentale per rendere l’idea di come sia andata bene la serata di giovedì.

In cima alla classifica

Cosenza-Lazio, sfida di Coppa Italia del 23 settembre del 1998, detiene al momento il primato di tagliandi staccati. Gli spettatori paganti, dato comunicato dalla società, furono 24.149 per un incasso di 505.510.000 lire. Rapportato all’euro, è come se quel giorno se ne fossero incassati 261mila e qualche spicciolo. All’epoca i Lupi militavano in B e provenivano da un periodo magico che li portò a sbancare il San Paolo di Napoli e a passare in vantaggio all’Olimpico contro i biancocelesti di Vieri, Salas e Mancini. L’incasso maggiore di sempre, però, secondo la storiografia (“Cosenza, storia in rossoblù” di Vincenzo D’Atri, Pellegrini editore) spetta a Cosenza-Juventus di Coppa Italia: 606.290.000 lirepari a 314.155 euro per 19.500 spettatori. A seguire c’è un Cosenza-Inter che fece registrare 19.079 presenti per 595.000.000 lire (307.291 euro).

Gli ultimi vent’anni

Le partite che hanno richiamato folle oceaniche al San Vito sono state davvero poche, più che altro due feste promozioni dell’era Mirabelli-Toscano e la gara del Centenario. Cosenza-Bacoli fu quella maggiormente sentita che portò allo stadio quasi 16mila spettatori, ma un dato preciso non è possibile averlo, così come per l’incasso. Ad ogni modo è inferiore a quello di giovedì sera considerato i prezzi popolari applicati all’epoca. Quel giorno l’accesso agli spalti non fu negato a nessuno e la festa fu contagiosa. L’anno dopo si replicò con Cosenza-Melfi che valse la Prima divisione. Gli spettatori paganti furono 14.723 più gli abbonati, mentre l’incasso si aggirò intorno ai 105.000 euro (circa 203.305.000 lire). Il 23 febbraio del 2014 la città di Cosenza festeggiò il Centenario nel match contro l’Aversa Normanna. Per l’occasione fu riaperta la Curva Nord Catena per permettere a 14.000 sostenitori di godersi lo spettacolo: l’incasso non fu comunicato.

Cosenza-Sudtirol, il top

A giugno scorso il Marulla si è riempito come mai prima nell’era Guarascio. La società comunicò ufficialmente 17.461 spettatori, anche se il dato cozzava con il countdown utilizzato dal sito ufficiale fino all’inizio del match tra Cosenza e Sudtirol, semifinale di ritorno dei playoff di Serie C che spedì i Lupi a Pescara. L’incasso, secondo i contabili di Via degli Stadi, fu di 175.902 euro, vale a dire 340.593.765 lire. Cosenza-Salernitana negli ultimi vent’anni è quindi secondo soltanto a quella storica e memorabile partita. (Antonio Clausi)

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