Ecodistretto rifiuti, Frascineto dice no. Catapano è contrario

Ecodistretto rifiuti, Frascineto dice no. Catapano è contrario. Il sindaco non accetta la scelta dell’Assemblea Ato di Cosenza.

«Innanzitutto c’era bisogno di più coinvolgimento del territorio prima che Castrovillari avanzasse la candidatura dell’Ecodistretto. Ma la contrarietà più grande alla soluzione che candida il sito Italcementi ad ospitare l’impianto voluto dalla Regione Calabria è che si tratta di una struttura con volumi troppo eccessivi per l’area del Pollino». A prendere posizione contraria alla candidatura avanzata dal Comune di Castrovillari per ospitare l’Ecodistretto della provincia di Cosenza è il sindaco di Frascineto, Angelo Catapano.

Già nel corso della riunione Ato di mercoledì 24 luglio il sindaco della municipalità arbereshe aveva avuto modo di far emergere, nel confronto con gli altri sindaci del territorio, che quell’impianto sorgerà a 100 metri dall’abitato di Frascineto e per questo «credevamo che per garbo istituzionale il Comune di Castrovillari ci convocasse per discutere insieme a noi ed altri sindaci del Pollino se quella soluzione poteva essere condivisa». 

Le dichiarazioni del sindaco di Frascineto

«Ora – proseguono Catapano e l’assessore all’ambiente, Antonio Gaetani – dopo la indisponibilità emersa dalla discussione dei comuni di Santa Caterina Albanese, San Marco Argentano e Roggiano Gravina, gli unici siti che restano all’attenzione della Regione – acclarato anche dalla disponibilità dei singoli comuni – sono quelli di Castrovillari e di Acri. Per questo esprimiamo la nostra preoccupazione e la nostra contrarietà ad una soluzione di questo tipo in quanto i volumi di accoglimento dell’Ecodistretto sono eccessivi per l’area del Pollino». 

L’esecutivo guidato da Catapano sa bene e riconosce l’urgenza di trovare una soluzione al problema dei rifiuti ma crede che «impianti di questo genere dovrebbero essere ospitati nelle vicinanze delle città a maggiore intensità abitative. Senza contare che la proposta Italcementi cozza anche con la tutela dell’area Parco del Pollino, visto che si trova a pochi metri da una zona ad alta produttività vitivinicola e olivicola». «La questione dei rifiuti – conclude Catapano – ha bisogno di una soluzione che non è più rimandabile. Ma prima di fughe in avanti va trovata una sintesi con il territorio che insieme alla città ospitante l’Ecodistretto deve farsi carico di questo investimento per il problema annoso dei rifiuti».

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