lunedì,Maggio 13 2024

Santapaola emarginato per il cognome? Scatta la denuncia per Guarascio e il Cosenza

L’avvocato Salvatore Silvestro ha sporto denuncia nei confronti del legale rappresentante del Cosenza, il presidente Eugenio Guarascio, ipotizzando violenza privata e minacce. Difende gli interessi di Pietro Junior Santapaola, giovane calciatore 2003 che a suo dire sarebbe stato emarginato dalle giovanili del club. A raccontare la storia è la Gazzetta del Sud Santapaola e un

Santapaola emarginato per il cognome? Scatta la denuncia per Guarascio e il Cosenza

L’avvocato Salvatore Silvestro ha sporto denuncia nei confronti del legale rappresentante del Cosenza, il presidente Eugenio Guarascio, ipotizzando violenza privata e minacce. Difende gli interessi di Pietro Junior Santapaola, giovane calciatore 2003 che a suo dire sarebbe stato emarginato dalle giovanili del club. A raccontare la storia è la Gazzetta del Sud

Santapaola e un cognome pesante

Pietro junior Santapaola, secondo la ricostruzione del quotidiano, da qualche giorno sarebbe stato completamente emarginato dalla squadra per il suo cognome “pesante”. Il padre è stato ed è implicato a Messina in fatti di mafia, ma la madre e il ragazzo si difendono nella denuncia affermando che il baby calciatore, con gli ambienti criminali, non ha mai avuto niente a che fare. Il giovane, ancora 17enne, ha militato nel Messina Fc, poi ha coltivato il suo sogno di imporsi un giorno tra i prof trasferendosi in rossoblù.

Su cosa verte la denuncia

La Gazzetta del Sud pubblica anche stralci precisi dalla denuncia. «Per circa una settimana – si legge – il minore è stato emarginato dal resto dei suoi compagni. Allo stesso è stato impedito di proseguire gli allenamenti e, di conseguenza, non è stato convocato per lo svolgimento della partita che si doveva tenere il giorno 7 marzo». Ed ancora: «Nonostante la volontà del Santapaola di continuare a coltivare il suo sogno, ribadendo, spesso in lacrime, la sua totale estraneità a contesti delinquenziali ed evidenziando come nessuna colpa gli si potesse addebitare per il semplice rapporto di filiazione, in data 10 marzo, lo stesso è stato definitivamente allontanato dalla squadra e costretto a lasciare il convitto dove risiedeva».