Overture, eccezione delle difese sul perito che deve trascrivere le intercettazioni

Seconda udienza del processo “Overture“, istruito dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, contro due presunte associazione per delinquere, una dedita al narcotraffico, che farebbe capo ad Alfonsino Falbo, un’altra di stampo mafioso, riconducibile Gianfranco Sganga, noto pregiudicato.

A giudizio, ci sono Alfonsino Falbo, Massimo Imbrogno, Massimo Fortino, Vincenzo Laurato, Manuel Forte, Gianluca Stocchetti, Gianfranco Sganga, Pietro Mazzei, Ottavio Mignolo, Carmine Lio, Luca Imbrogno, Giuseppina Carbone, Gianfranco Fusaro, Giulio Salvatore Oliverio, Attilio Pate, Egidio Cipolla, Cesare Quarta, William Castiglia, Antonio Lucà, Vittorio Imbrogno, Dimitri Bruno, Gaetano Bartone, Francesco Amendola, Riccardo Gaglianese, Umberto Mazzei, Silvio Donato, Alfredo Fusaro, Mario Esposito, Alessandro Esposito, Francesco Le Piane e Claudio Altomare.

Processo Overture, il quesito posto dalla difesa

In apertura della seduta processuale, l’avvocato Carlo Monaco ha posto una questione sulla presunta incompatibilità del perito scelto dal pm Corrado Cubbellotti, in merito alla trascrizione delle intercettazioni. Il difensore infatti ha reso noto che a carico di Francesco Baldo sarebbe pendente un procedimento penale presso il tribunale di Reggio Calabria. Questa cosa, dunque, sarà appurata dalla pubblica accusa nei prossimi giorni. Nella prossima udienza, inoltre, sarà sentito Alberto Novello, un altro imputato, che ha scelto il rito abbreviato.

Nel collegio difensivo figurano, tra gli altri, gli avvocati Maurizio Nucci, Antonio Ingrosso, Andrea Sarro, Ernesto Gallo, Antonio Gerace, Antonio Quintieri, Luca Le Pera, Roberto Le Pera, Giuseppe Lanzino, Ugo Ledonne, Giovanni Cadavero, Giampiero Calabrese, Francesco Chiaia, Angelo Pugliese, Paolo Pisani, Giuseppe Malvasi e Franz Caruso.

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