Agguato di Cetraro avvenuto a pochi metri da dove fu ucciso Giovanni Losardo
La situazione criminale nella Costa tirrenica cosentina preoccupa molto i magistrati territoriali e distrettuali che recepiscono le informazioni non rassicuranti delle forze dell’ordine
Forse sarà solo una coincidenza ma la sparatoria avvenuta ieri sera a Cetraro, comune della costa tirrenica cosentina, riporta alla mente l’omicidio di Giovanni Losardo, già sindaco, assessore e consigliere comunale di Cetraro, nonché funzionario amministrativo dell’allora ufficio di procura di Paola, commesso a circa 150 metri dal punto in cui è stato ferito a colpi di pistola io titolare di una palestra, originario di Guardia Piemontese.
L’altra coincidenza risiede nella data. Sono passati 42 anni dal delitto di ‘Ndrangheta, ad oggi irrisolto. Losardo infatti fu assassinato il 22 giugno del 1980 mentre percorreva la strada in direzione Sud, mentre la vittima dell’ultimo tentato omicidio, consumatosi in una calda notte di iniziò estate, si dirigeva verso nord.
La situazione criminale nella Costa tirrenica cosentina, in realtà, preoccupa molto i magistrati territoriali e distrettuali che recepiscono le informazioni non rassicuranti delle forze dell’ordine, impegnate ogni giorno a prevenire e reprimere ogni reato riconducibile alle organizzazioni criminali presenti sul territorio.
Le operazioni antimafia e contro il narcotraffico, condotte dal 2017 in poi da Cetraro fino a Tortora, hanno in qualche modo minato gli equilibri, creando – a dire degli investigatori – delle fibrillazioni di non facile lettura. Non è duque un momento rassicurante per chi indaga in provincia di Cosenza. Se sullo Jonio, l’azione è sempre più cruenta, con la consumazione di delitti eccellenti – vedi quelli di Maurizio Scorza e Pasquale Aquino – sul Tirreno, il quadro potrebbe peggiorare nei mesi avvenire. E di questo ne sono consapevoli soprattutto chi ogni giorno presidia le zone a tutela della sicurezza pubblica.
