West Nile, in Italia registrati 230 contagi e 13 morti
Continua crescere il numero di infezioni umane, salgono a 3 i contagi di Usutu in donatori di sangue. Non si segnalano casi in Calabria
Continua crescere il numero di casi umani di infezione da West Nile Virus in Italia. Da inizio giugno al 16 agosto, sono stati segnalati 230 casi e 13 decessi, rispetto ai 144 casi e 10 decessi al 9 agosto. Questi i dati aggiornati nel bollettino dell’Istituto superiore di sanità. Dei casi italiani, 27 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (14 Piemonte, 8 Lombardia, 71 Veneto, 3 Friuli-Venezia Giulia, 29 Emilia-Romagna, 1 Toscana, 1 Sardegna), 37 casi sono stati identificati in donatori di sangue (5 Piemonte, 5 Lombardia, 18 Veneto, 9 Emilia-Romagna), 63 casi di febbre (1 Piemonte, 4 Lombardia, 55 Veneto, 1 Friuli-Venezia Giulia, 2 Emilia-Romagna) e 3 casi sintomatici (Veneto).
Il primo caso umano della stagione è stato segnalato dal Veneto nel mese di giugno nella provincia di Padova. Tra i casi confermati, sono stati notificati 13 decessi (8 in Veneto, 2 in Piemonte, 1 in Lombardia e 2 in Emilia-Romagna). Nello stesso periodo sono stati segnalati 3 casi di Usutu virus in donatori di sangue (2 Friuli-Venezia Giulia, 1 Piemonte). Al 10 agosto, negli Stati membri dell’Ue sono stati segnalati 188 casi umani di Wnv: 144 Italia, 39 Grecia, 2 Austria, 2 Romania, 1 Slovacchia. I 10 decessi registrati si sono verificati tutti in Italia. Trentaquattro casi sono stati notificati dai paesi limitrofi.
La sorveglianza veterinaria attuata su cavalli, zanzare, uccelli stanziali e selvatici – fa il punto l’Iss -ha confermato la circolazione del Wnv in Piemonte, Veneto, Friuli- Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lombardia e Sardegna.Sono in corso di conferma positività in provincia di Alessandria, Asti, Oristano e Cagliari.
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