giovedì,Marzo 28 2024

Tonfo del Cosenza al “Marulla”: il Genoa vince con un uomo in meno

La squadra di Dionigi, sotto di un gol già nel primo tempo, non sfrutta la superiorità numerica (espulsione di Bani) e subisce la seconda sconfitta consecutiva

Tonfo del Cosenza al “Marulla”: il Genoa vince con un uomo in meno

Il Cosenza non sa vincere, ma neanche pareggiare. La squadra di Davide Dionigi perde la seconda gara di fila, dopo il derby contro la Reggina, cedendo il passo in casa, al “Marulla“, contro il Genoa, formazione candidata alla vittoria finale. Una partita senza storie, con l’undici di Blessin, che ha dominato la sfida sia in parità numerica che quando è rimasto in dieci per il rosso a Bani, dopo il 30esimo.

I Lupi non hanno mostrato alcun miglioramento rispetto al match disputato al “Granillo“. In classifica, il Cosenza rimane a 11 punti, relativamente lontano dalle zone calde. Ma questa non può essere una giustificazione, dopo una prestazione davvero deludente. Zero tiri in porta, nel secondo tempo, undici contro dieci.

Cosenza-Genova nel ricordo di Gigi Marulla

Prima del match i due capitani, Michele Rigione per il Cosenza, e Andrea Bani per il Genoa, hanno consegnato alla famiglia Marulla, due maglie rossoblù con il numero nove di Gigi, bandiera del calcio cosentino, prematuramente scomparso. Un gesto accolto con un lungo applauso da tutto lo stadio a lui intitolato.

Cosenza-Genoa: così in campo

Dopo la batosta nel derby contro la Reggina, il tecnico del Cosenza Davide Dionigi mischia ancora le carte, cambiando schema di gioco e quindi uomini. Out per squalifica il terzino Martino. Così l’allenatore punta su Matosevic in porta; Venturi, Rigione e Meroni in difesa; Rispoli, Calò (esordio dal primo minuto), Brescianini e Panico a centrocampo; D’Urso (nel suo ruolo naturale, finalmente) trequartista, Butic e Nasti in attacco.

Il Genoa di Blessin, dal canto suo, schiera Martinez tra i pali; Sabelli, Bani, Dragusin, Pajac in difesa; Frendrup, Strootman in linea mediana; Jagiello, Aramu, Gudmundsson dietro il bomber Coda.

Cosenza-Genoa: il primo tempo

La prima occasione è di marca silana: al 4′ Butic si libera dell’avversario, calcia in porta e chiama Martinez a un grande intervento. Il Genoa, comunque, fa la partita, provando ad affondare il colpo con scambi stretti a ridosso dell’unica punta, Massimo Coda. Il Cosenza, invece, è attendista e prova a sfruttare gli spazi lasciati dai giocatori di Blessin. I Lupi, però, fanno densità davanti all’area di rigore e alla formazione ospite serve una giocata individuale per creare pericoli al portiere di casa Matosevic.

La risposta del Genoa è affidata a Coda, il quale al 10′ del primo tempo scaglia un destro rasoterra che Matosevic para senza grandi difficoltà, distendendosi a terra. La squadra ligure non si accontenta e spinge tanto sulla destra con Sabelli, il cui compito è quello di rifornire Coda in area di rigore con traversoni invitati per battere a rete.

L’altro pericolo giunge proprio da Sabelli che al 15′ con un tiro cross costringe il portiere del Cosenza a una parata complicata: Matosevic smanaccia verso l’esterno. Al 29′, l’episodio: Rigione prende con un braccio un cross dalla sinistra, dal dischetto si presenza Coda che spiazza Matosevic. Al 31′ Genoa avanti al “San Vito-Marulla”. Il vantaggio esalta il Genoa che un minuto dopo sfiora il raddoppio con Jagiello: Matosevic devia in angolo. Tutto chiuso? Neanche per sogno. L’undici di Blessin rimane in dieci per l’espulsione di capitan Bani, furioso con l’arbitro Baroni, per una decisione, a suo dire, ingiusta. L’allenatore tedesco corre ai ripari: fuori Jagiello, dentro Ilsanker.

Cosenza-Genoa: il Var rianima la formazione di Dionigi

L’elevata caratura tecnica del Genoa, nonostante l’inferiorità numerica, esce alla distanza. Al 36′ Strootman, con il sinistro, sigla il suo primo gol in serie B. Una prodezza balistica notevole, con la complicità di Matosevic, che non copre bene il palo alla sua destra. Per il Cosenza può essere il colpo del ko, ma la formazione di Dionigi tenta una vaga reazione, più emotiva che tecnica, palesando alcuni limiti, soprattutto nell’idea di gioco, che si fatica a vedere in campo.

Il Cosenza riaccende la speranza di riagguantare la partita nei minuti di recupero. Baroni concede un rigore, dopo averlo visto al Var (fallo di Sabelli su Panico). Butic al 51′ della prima frazione di gioco fa 1-2. Un tiro dal dischetto magistrale, calciato sotto l’incrocio.

Cosenza-Genoa: il secondo tempo

Nel tentativo di pressare più alta la formazione ospite, il tecnico Dionigi in apertura di secondo tempo, sostituisce Calò con Voca, uno dei titolari del centrocampo sin dall’inizio della stagione. Poi al 10′ altri due cambi: Brignola e Gozzi per Rispoli e Panico. Il Cosenza così prova ad allargare la difesa del Genoa, sfruttando le fasce laterali. L’occasione per il 2-2 capita sui piedi di Nasti, servito di testa da Butic. L’attaccante scuola Milan sfiora di un nulla il gol. Il Genoa, invece, manda sotto la doccia Coda (per Yeboah), Aramu (per Yalcin), Ilsanker (per Vogliacco), e Tourè (per Gudmundsson). Mentre Dionigi toglie dal campo Meroni (infortunato) e Nasti, per Merola e Larrivey.

La partita si rianima dopo il 35′, per merito del Genoa che, con Vogliacco, in due circostanze impegna severamente Matosevic, capace di evitare il terzo gol che avrebbe chiuso il match del “Marulla“. Dopo cinque minuti di recupero, il Cosenza torna negli spogliatoi, leccandosi ancora le ferite.

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