lunedì,Maggio 20 2024

Qual è l’obiettivo del Cosenza?

Con i rossoblù a centroclassifica, serpeggia lo stesso insoddisfazione in parte della tifoseria. Ma l'indice puntato cambia direzione in base alle prospettive

Qual è l’obiettivo del Cosenza?

Le parole di Guarascio non hanno un destinatario preciso, come spesso è avvenuto in passato si rivolgono genericamente all’ambiente. Come se l’ambiente allestisse la rosa, schierasse la squadra e facesse gol. Può essere che se da Ferrara non dovessero giungere buone notizie, il parafulmine per il presidente diventi Davide Dionigi. È la storia del calcio che insegna che il primo a pagare è sempre l’allenatore. Ma due riflessioni sorgono spontanee.

La prima riguarda proprio il tecnico: cosa dovrebbe pagare? Quali sono le ambizioni del Cosenza? Perché i rossoblù sono al dodicesimo posto, perfettamente a centroclassifica a tre punti dai playoff e ad altrettanti dai playout. Se l’asticella che il patron ha sbandierato di aver alzato in estate si spinge fino alla quota che alimenta i sogni della post-season, allora è giusto che intervenga a tutela degli investimenti che ritiene di aver effettuato

La tifoseria contesta al titolare della panchina del Marulla alcune scelte di formazione, una serie di dichiarazioni durante le conferenze stampa tese a buttare acqua sul fuoco e un passo indietro dal punto di vista dell’intensità del gioco. In più c’è la questione Zilli che inizia a serpeggiare in seno al pubblico di fede rossoblù. Beniamino dei fan, calciatore di proprietà, finora ha ricevuto scarsa considerazione e mai una maglia da titolare. Nasti, il cui acquisto è stato caldeggiato fortemente dal ds Gemmi, per molti non gli è superiore. Almeno finora.

La seconda osservazione riguarda l’organico. Ritenendo pacifico che quello attuale presenti un tasso qualitativo maggiore rispetto agli ultimi anni dove sono arrivate salvezze miracolose, inaspettate e last-minute, c’è la certezza che possa competere ai livelli indicati dalla presidenza in relazione alle compagini avversarie? Ogni anno si parla di Serie A2 per dare un tono epico alla stagione e per enfatizzare la permanenza in categoria a fronte di un monte ingaggi contenuto. Aver speso di più rispetto al passato potrebbe essere tuttavia relativo questa volta e, soprattutto, assolutamente necessario alla luce dei club che gravitano al di sotto dei Lupi in classifica.

Quindi, qual è l’obiettivo del Cosenza? Perché in base alla risposta, si potrebbe chiedere conto di qualcosa all’allenatore o al direttore sportivo che sparge sale prima del fischio d’inizio. Se è la salvezza, le critiche è probabile che vengano innescate memori della flessione di dodici mesi fa a margine di un ottimo mese di settembre. Se si ambisce ad altro, invece, a rispondere dovrebbe essere chi ha scelto i calciatori. Fermo restando che l’ultima parola ce l’ha sempre e solo una persona: Eugenio Guarascio.