domenica,Maggio 12 2024

Il viaggio alla scoperta delle sue radici di Anthony Rota, speaker della camera dei comuni canadese – VIDEO

Il nonno emigrò da Peadce nel 1903. Il papà venne a Cosenza negli anni '60 per trovare una moglie calabrese che poi si portò in Canada

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«Se non fosse per Cosenza io non sarei qui». In queste poche, semplici parole, declinate in un perfetto italiano, c’è tutta l’essenza del viaggio, alla scoperta delle sue radici, di Anthony Rota, speaker della Camera dei Comuni del Canada.

Il politico italo-canadese stamattina è stato il protagonista di una breve, ma solenne cerimonia a Palazzo dei Bruzi, nel corso della quale il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, gli ha donato la medaglia d’oro della città e anche i certificati anagrafici del nonno e della sua mamma, originaria di Cosenza Casali.

Quella della sua famiglia è una storia tipica di quando i migranti eravamo noi. Il nonno, nato a Pedace, decise di trasferirsi in Canada nel 1903, per cercare un futuro diverso per sè e per i suoi figli. Non fu facile ha ricordato lo stesso Rota «trovarsi in un Paese straniero, lontano dagli affetti, senza conoscere la lingua». Eppure Rota si diede da fare e fece bene. Prima come operaio nelle ferrovie canadesi, poi aprendo un piccolo forno artigianale dove vendeva il pane tipico italiano. Partì creando il forno in casa sua, ma ben presto realizzò una sorta di catena di forni, che vennero poi acquisiti da una multinazionale canadese della grossa distribuzione. Rota però non dimenticò mai la Calabria e non solo conservò il suo accento presilano nonostante anni di residenza in Canada, ma ai figli parlava sempre della sua Cosenza. Così al papà di Anthony sembrò naturale venire a cercare moglie in Calabria. Siamo poco prima degli anni ’60. Lui si affidò ad alcuni amici di famiglia che, come si usava allora, organizzarono una serie di incontri e festicciole con alcune ragazze in età da marito. Fra queste c’era appunto la signora Olga e fu amore a prima vista. Anche per lei che decise di lasciare la Calabria e seguire suo marito dall’altra parte del mondo. I legami con Cosenza, però, non si sono mai recisi e i due tornavano spesso in Calabria, amavano le colline di Cerisano dove erano spesso ospiti della famiglia Greco. 

Oggi Anthony Rota è voluto tornare a visitare i luoghi delle sue radici. Nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi ad attenderlo non c’erano solo le autorità dal Prefetto al sindaco a i massimi rappresentanti provinciali delle varie forze dell’Ordine, ma soprattutto parenti o amici di famiglia, fra cui un cugino carnale. 

Il sindaco Caruso nel suo discorso ha ricordato il contributo dei calabresi alla crescita di paesi come il Canada, ha sottolineato i legami molto saldi che esistono fra la nostra comunità e quella d’oltre Oceano e ha detto che il turismo delle radici è un fenomeno sul quale la Calabria deve decisamente insistere. Rota, che è il primo italocanadese a ricoprire la carica di speaker della Camera dei Comuni, ha ringraziato tutti e ha ricordato che in Canada vivono 1,5 milioni di italiani e che ci sono interi quartieri che sembrano delle little Italy dove si può trovare «il buon caffè, il buon cibo, l’amore per la vita e la famiglia che caratterizzano gli italiani. Anche in politica sono sempre di più gli italocanadesi che ricoprono ruoli di una certa rilevanza». Ma ieri non era il momento dei discorsi politici, bensì quello dell’emozione e Rota con una gentilezza disarmante  e visibilmente emozionato, si è lasciato avvolgere dall’affetto, a volte anche un po’ invadente, dei cosentini