Città unica, il Pd non si fida: «Succurro sia garante della Costituente»

«Apprendiamo con soddisfazione che i consiglieri regionali di centrodestra Pierluigi Caputo e Luciana De Francesco hanno manifesto interesse rispetto alla posizione assunta dal PD sulla città unica ed espressa a più riprese dal circolo cittadino, dalla Federazione Provinciale e dal Gruppo Regionale. Alla soddisfazione si accompagna un certo stupore, atteso che il PD non ha fatto altro che ribadire, magari con più efficacia, quello che da sempre è stata la sua idea e cioè condivisione della necessità di arrivare alla costituzione del comune unico ma netta contrarietà al percorso indicato dal centrodestra che esclude gli attori principali e cioè i cittadini anche per mezzo degli organi rappresentativi democraticamente eletti e cioè i Sindaci e i Consigli Comunali».

Il giorno dopo lo scambio di carezze tra centrodestra e Partito Democratico sul tema della fusione di Cosenza con Rende e Castrolibero, il segretario provinciale dei democrat ristabilisce le distanze. Nel senso: ok alla collaborazione, ma per stringerci la mano servono passi concreti. Vittorio Pecoraro spiega di fidarsi fino alla curva delle lusinghe ricevute e vuole evitare che dall’altra parte della barricata, ma forse principalmente all’interno del suo partito, si pensi ad una sorta di collaborazionismo a scatola chiusa. «Se la maggioranza regionale, ieri, per bocca di due autorevoli esponenti presta attenzione a quanto proposto dal Partito Democratico, non lo faccia in meri termini strumentali» ha detto.

«Ci aspettiamo – ha aggiunto – che alle parole seguano i fatti e cioè l’apertura di un tavolo di concertazione o di una costituente democratica, come l’abbiamo chiamata, che incanali il percorso su sentieri democratici, coinvolgendo tutti gli attori interessati e possa produrre entro l’anno una proposta organica da sottoporre al voto dei cittadini che, siamo sicuri, a quel punto si esprimerebbero a favore della città unica».

Pecoraro poi chiama in causa la presidente della Provincia Rosaria Succurro. L’aveva già fatto lunedì durante la conferenza congiunta con Bevacqua e Iacucci, stamattina si ripete. «Invochiamo un intervento della presidente Succurro, a cui chiediamo nella sua qualità di massima espressione della Provincia di farsi garante della più ampia trasparenza e partecipazione di questo processo che non può essere appannaggio solo di un gruppo di consiglieri regionali di destra. Come Partito democratico, in queste ore, chiederemo un incontro ai rappresentanti del comitato del no per discutere anche nel merito della loro proposta di legge. Pensiamo che il percorso della proposta e non della mera protesta sia la strada giusta da percorre tutti insieme».

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