lunedì,Aprile 29 2024

Fagnano Castello, nasce “La casa di Andrea”. L’ex chiesa diventerà un luogo di inclusione

La struttura, che porta il nome di un giovane prematuramente scomparso, sarà un centro di prossimità per persone con disabilità

Fagnano Castello, nasce “La casa di Andrea”. L’ex chiesa diventerà un luogo di inclusione

Nei giorni scorsi la FA.Di.A. Famiglie Disabili Associate ha presentato alla comunità di Fagnano Castello, alla valle dell’Esaro e forse al mondo intero un sogno. Una utopia come l’ha definita nella presentazione la presidente dell’associazione che proprio in questa occasione compie 25 anni Silvana Chiappetta Questo sogno, questa utopia ha un nome: “La casa di Andrea” ovvero il progetto di riqualifica architettonica dell’ex chiesa di san Nicola di Fagnano Castello ormai inagibile e non più luogo di culto e trasformarla in un centro d’inclusione e prossimità con persone con disabilità.

Alla presenza del vescovo Monsignor Stefano Rega dell’assessore alle politiche sociali e trasporto della regione Calabria Emma Staine, Nunzia Coppedè presidente Fish Calabria, dei sindaci del comprensorio; i responsabili di progetto hanno spiegato, in maniera chiara e dettagliata il progetto, e le varie fasi di realizzazione. La presidente della Fa.di.a Silvana Chiappetta ha introdotto: «Oggi è una tappa di questo lungo percorso nel giorno in cui compiamo 25 anni. A gennaio del 2023 la parrocchia Immacolata Concezione di Fagnano Castello nella persona di don Paolo Viggiano ci ha dato in comodato d’uso l’ex chiesa di San Nicola. Nonostante in tanti ci abbiano sconsigliato di assumere una responsabilità cosi grande data delle condizioni di risanamento che la struttura richiede, noi crediamo nonostante tutto nel sogno. Siamo uomini e donne di speranza siamo uomini e donne aperte al futuro. Per realizzare questo sogno, però, abbiamo bisogno dell’intera comunità, delle nostre intere comunità. Il titolo che vogliamo dare a questa struttura è la casa di Andrea: casa perché richiama la nostra intimità il luogo della vita piena. Andrea perché era uno dei nostri ragazzi che ci ha prematuramente lasciati ma il suo sorriso e il suo coinvolgimento generoso nelle nostre attività è diventato la nostra icona e quindi, nel nome di Andrea, vogliamo convogliare tutti i sogni, le aspettative e le potenzialità delle nostre famiglie. Occorre alzare un po’ lo sguardo andare al di là della carrozzina dell’andatura ciondolante del linguaggio afasico ma guardare alla bellezza e all’unicità di ogni persona. Il nostro punto cardine è la disabilità intesa come una certa condizione di salute in ambiente sfavorevole».

A seguire l’ingegnere Francesca Pagliaro ha esposto, in un progetto ben dettagliato che parte da una road map con le esigenze che questa struttura completamente inclusiva andrebbe a rispondere passando, per le criticità che andrebbero risanate. Un sogno si ma già talmente ben strutturato in un rendering che la casa di Andrea sembra quasi di vederla già. Dopo l’esposizione tecnica sulla possibile realizzazione dell’opera e la presentazione della piattaforma sulla quale poter contribuire le conclusioni vengono affidate, dal moderatore Lucio Gabrielli, al vescovo Monsignor Stefano Rega, non prima però di aver registrato la disponibilità dell’assessore regionale Staine per un incontro volto ad approfondire la questione con i tecnici della cittadella. Le parole del vescovo: “Saper sognare ci tiene giovani, ci fa guardare lontano e con lungimiranza. Combattere con passone per un sogno ma questo sogno è già realizzato, c’è gia una comunità un dialogo una rete. Serve una casa ed è bello che tutto questo possa essere in un ex chiesa. Grazie per tutto quello che fate.