venerdì,Marzo 29 2024

Trofeo delle Regioni. Indoor maschile: Piemonte batte Lazio nella finalissima

Senza grandi sofferenze, il Piemonte piega un Lazio troppo insicuro in ricezione PIEMONTE – LAZIO: 3-0 (25, 25-20, 25-21) Piemonte: Vittone (6 punti), Izzo (5), Scarrone (4), Galaverna (13), Picco (11), Piasco (9), Rivan (L), Collinetti, Floris, Cominu, Ghibaudo, Traversi. All.: Monica Cresta Lazio: Marazzo (2), Mazzone (8), Morelli (7), Marinelli (6), Libanori (6), Caputo

Senza grandi sofferenze, il Piemonte piega un Lazio troppo insicuro in ricezione

PIEMONTE – LAZIO: 3-0 (25, 25-20, 25-21)
Piemonte: Vittone (6 punti), Izzo (5), Scarrone (4), Galaverna (13), Picco (11), Piasco (9), Rivan (L), Collinetti, Floris, Cominu, Ghibaudo, Traversi. All.: Monica Cresta
Lazio: Marazzo (2), Mazzone (8), Morelli (7), Marinelli (6), Libanori (6), Caputo (7), Dell’Omo (L), Sugamele, Pilieci, Falcone, Luongo, Barbacovi (L2). All.: M. Giordani
Arbitri: Cesare Armandola di Pavia e Paolo Scotti di Cremona Piemonte e Lazio, fino ad oggi avevano, nell’albo d’oro delle ventisei edizioni del Trofeo delle regioni già disputate, una vittoria a testa: la finale 2010 rappresentava, dunque, una specie di mini-spareggio per scalare le vette verso l’eccellenza della classifica generale. Non sarà facile raggiungere le Marche, comodamente sul trono dei suoi nove titoli, ma una piccola “zampata”, nel frattempo, la squadra laziale se l’è concessa proprio quest’anno, arrivando alla finalissima grazie alla vittoria sulla squadra marchigiana nella seconda semifinale.
Nell’altra semifinale, come sappiamo, il Piemonte si era sbarazzato, pur non giocando “da Piemonte”, proprio della rappresentativa calabrese, apparsa, a sua volta, la copia sbiadita dello squadrone battagliero che aveva battuto in modo impeccabile due fra le favorite di questa edizione: Emilia Romagna e Veneto.
Ecco dunque in campo, per la medaglia d’oro 2010, gli under 16 piemontesi e laziali. Purtroppo, per una involontaria coincidenza le due squadre si presentano in campo con vistosissime divise rosse: un poco gradevole effetto cromatico, secondo noi evitabilissimo. Si parte in ritardo rispetto all’orario ufficiale, fissato per le undici: la finale femminile è stata decisa al tie break ed il fischio iniziale parte alle undici e quaranta. Piemonte in campo con il doppio palleggiatore: “quello creativo” (Vittone) e “quello alto” (Izzo).
A tutti gli effetti, i due ragazzi interpretano al meglio questa loro funzione, senza confusione e con ottime giocate in attacco. I due schiacciatori sono Scarrone (oggi determinante solo nell’ultima parte della gara) e Galaverna, forte in attacco e da rivedere in ricezione. Al centro, invece, il Piemonte ha schierato i suoi due gioielli del momento: Piaco e Picco. Quest’ultimo una specie di sosia di Rocco Barone, con grandi capacità a muro (sei punti in questo fondamentale, oggi). Il libero era Rivan.
Il Lazio rispondeva con Marrazzo in regia, Mazzone opposto, Morelli e marinelli di banda, Caputo e Libanori al centro, Dell’Omo il libero. I tre set hanno avuto andamenti simili, così come poi simili sono stati i òpunteggi finali, a 20 e 21 per gli sconfitti. Prima parte di set in dignitoso equilibrio, con il piemonte che prendeva il largo ma metà frazione. I ragazzi romani tentavano di reagire, mettendo in mostra buone cose in battuta (spesso su Galaverna), in attacco e a muro (bene i centrali). Il problema del Lazio, però, era la ricezione: giornata non felice per il libero e qualche incertezza, a turno, da parte degli altri ricettori. Ne soffriva il gioco al centro e ne soffrivano gli schiacciatori, che finivano nelle grinfie del muro avversario, soprattutto di Picco, come già accennato.
Alla fine, risultato meritato per il Piemonte, anche se, vedendolo giocare, si accresce il rammarico per non aver saputo sfruttare le poche ma chiare pecche di questa forte squadra nella semifinale giocata contro la rappresentativa calabrese. Finita la gara, si procedeva alla cerimonia di chiusura ed alla premiazione, in un clima di festa e di amicizia fra tutti gli atleti e le atlete schierate sul campo con il consueto rituale di tutti gli anni. Passerella sobria da parte dei tanti politici presenti, a cominciare dai sindaci di Corigliano e Rossano, per finire all’Onorevole Dima, al vicesindaco di Castrovillari, Signora Anna De Gaio, ed agli assessori allo sport delle due città joniche cosentine.
Sergio Lionetti – Addetto stampa TDR 2010 Calabria