giovedì,Maggio 16 2024

Speciale 1/4: Cosenza, il 2010 in un clic

Da gennaio a marzo un giorno dopo l’altro. Dall’illusione del Bentegodi al Potenza che sbanca il San Vito. Dalla cessione di Danti al nuovo general manager. Il post-partita di Cosenza-Potenza Il lungo viaggio nel 2010 rossoblù parte dal 2009, esattamente dal 30 dicembre. Massimiliano Mirabelli, all’epoca direttore generale della società, convoca un conferenza stampa per fare un

Da gennaio a marzo un giorno dopo l’altro. Dall’illusione del Bentegodi al Potenza che sbanca il San Vito. Dalla cessione di Danti al nuovo general manager.

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Il post-partita di Cosenza-Potenza

Il lungo viaggio nel 2010 rossoblù parte dal 2009, esattamente dal 30 dicembre. Massimiliano Mirabelli, all’epoca direttore generale della società, convoca un conferenza stampa per fare un suo bilancio. Il Cosenza, che ha già attraversato momenti difficili come il 5-2 di Reggio Emilia, ha appena battuto la Spal 3-1 e si trova in settima posizione ad un punto dai playoff a cinque lunghezze dalla vetta. Mirabelli vuole spronare i suoi uomini e sceglie di avventurarsi su di un sentiero pericoloso: “Alla ripresa degli allenamenti – dice – parlerò con la squadra. Li voglio guardare negli occhi e dire apertamente che l’obiettivo della società è raggiungere il primo posto. La serie B è alla nostra portata e, siccome in rosa abbiamo giocatori importanti che ancora hanno dato solo il 30-40% del loro potenziale, possiamo giocarcela contro chiunque fino alla fine”. Il 10 gennaio i Lupi espugnano il campo della Valle del Giovenco a margine di una prestazione maiuscola grazie alle reti di Di Bari e di Danti che sigla una doppietta. In città l’entusiasmo inizia a salire perché già si pensa alla gara di Verona che potrebbe segnare l’aggancio o il sorpasso. Sette giorni più tardi i tifosi si aspettano una sonante vittoria al San Vito contro il fanalino di coda Giulianova. Ne viene fuori invece un umiliante 3-4 che mette in evidenza tutti i limiti difensivi della formazione di Mimmo Toscano. I giovani del Giulianova sembrano il Real Madrid e a fine gara Campagnacci e soci vengono perfino applauditi dall’incredulo pubblico di fede silana. Al Bentegodi il Cosenza si presenta con i cerotti e senza Porchia e Di Bari. Tocca ad Ungaro reggere la difesa. I Lupi sfoderano una gara tutto cuore che fa sognare i 300 presenti e i tantissimi che seguono via radio il match. Virga li illude tutti, poi nella ripresa Anselmi e Di Gennaro riportano i rossoblù sulla terra. Ad otto punti dal primo posto la promozione diretta si complica, ma non il discorso playoff. In settimana prende il microfono Luca Pagliuso che da lì a breve avrebbe elargito una sponsorizzazione al club. Le sue sono parole da… dirigente. “La sconfitta di Verona è un errore di percorso e credo che l’obiettivo della società resti immutato. E’ necessario che la città e le forze imprenditoriali si stringano a questa dirigenza che sta facendo così bene. Meritano di essere sostenuti e noi nel nostro piccolo abbiamo deciso di stare vicini al Cosenza con un contributo di sostegno al loro lavoro. Con l’auspicio che questo primo passo sia da apripista a nuovi interventi imprenditoriali“. Per alcuni Pagliuso jr è già parte attiva del club, fatto sta che inizia ad interessarsi in prima persona di alcune operazioni di mercato. Il 29 gennaio arriva la notizia che Danti è stato ceduto al Siena in comproprietà, ma fino a giugno resterà in rossoblù. Arriva anche il difensore Scognamiglio dal Crotone. Gennaio si chiude con uno scialbo 1-1 con l’Andria e con l’ultimo arrivato che si fa espellere. In società intanto si va verso un disimpegno di Pino Chianello ed una maggiore presenza di Giuseppe Carnevale. A Lanciano Toscano cambia ancora modulo e Biancolino trova la zampata giusta: 0-1 e quinto posto. L’exploit non trova seguito e la Reggiana raccoglie un prezioso pareggio all’ombra della Sila. Diventano così sempre più insistenti le voci di un ingresso nei quadri dirigenziali di Luca Pagliuso, all’epoca d’amore e d’accordo con Mirabelli. Al contempo prende quota pure l’esonero di Toscano, già da tempo finito nel mirino di Carnevale. A Foggia c’è Glerean in tribuna che osserva la sua “futura” squadra, ma il 3-1 col quale si sbanca lo Zaccheria rasserena nuovamente l’ambiente. Il 7 marzo il punto più basso del 2010. Il Potenza, anche lui ultima in classifica, vince 2-0 a Cosenza. Dagli spalti si leva il coro “venduti…venduti” che induce per la prima volta nella storia del calcio l’intera rosa a presentarsi in sala stampa e a difendersi. La Procura della Repubblica avvierà un’indagine conoscitiva che però si rivelerà una bolla di sapone e non ravviserà alcuna anomalia. Sul campo arrivano l’1-1 di Marcianise e lo 0-0 interno con la Cavese. Il 27 marzo Carnevale rileva le quote di Chianello e come primo provvedimento nomina general manager Luca Pagliuso. Il Cosenza, di fatto, si ritrova con due dg e con Mirabelli, ai ferri corti col presidente, che manda segnali: “Io incompatibile con Pagliuso? Non entrerei mai in conflitto con la proprietà“. A sponsorizzare l’ingresso di Pagliuso anche il nuovo ad Iannucci: “Gli attori di questo progetto sono persone serie ed attaccate a questi colori, ragion per cui posso solo ribadire la validità dei programmi e la voglia di fare grandi cose in questa nuova avventura“. (cosenzachannel.it)
– fine prima parte
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