sabato,Maggio 4 2024

Quante reazioni per il Cosenza in serie D!

La classe politica ha commentato potivamente l’operazione condotta da Mario Occhiuto. Pietro Mancini invece non è d’accordo: “Non c’è niente da festeggiare”. Così il senatore Franco Bruno: “Intervenimmo già all’epoca del passaggio da Rende a Cosenza”. Bandiere rossoblù dinanzi a Palazzo dei Bruzi. Sarà di buon auspicio? Dopo le parole istintive rilasciate a caldo dal

Quante reazioni per il Cosenza in serie D!

La classe politica ha commentato potivamente l’operazione condotta da Mario Occhiuto. Pietro Mancini invece non è d’accordo: “Non c’è niente da festeggiare”. Così il senatore Franco Bruno: “Intervenimmo già all’epoca del passaggio da Rende a Cosenza”.

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Bandiere rossoblù dinanzi a Palazzo dei Bruzi. Sarà di buon auspicio?

Dopo le parole istintive rilasciate a caldo dal sindaco Mario Occhiuto ieri pomeriggio dopo l’ok di Abete e l’immediato ringraziamento al numero uno della Figc e al segretario Udc Cesa, Palazzo dei Bruzi ha recapitato una lunga nota: “Sapevamo che non si trattava di un’impresa facile, e per questo ho apprezzato la disponibilità del presidente della Lega Nazionale Dilettanti Carlo Tavecchio. E’ stata compresa la solidità, la limpidezza e l’affidabilità degli imprenditori che hanno accettato il mio invito ad iniziare quest’avventura. Su tutti, il presidente di questa neonata società rossoblù, Eugenio Guarascio, di cui ammiro lo spirito di servizio nei confronti della città. Sia lui che gli altri soci – ha aggiunto il sindaco – avranno ora il compito di guidare questa nuova creatura sportiva e sono sicuro si adopereranno al meglio. Sono certo che metteranno in pratica una gestione responsabile e che sapranno dare un futuro sportivo stabile ai tanti tifosi in attesa di gioire per traguardi importanti”. Anche l’assessore allo sport, Carmine Vizza, una delle menti dell’operazione assieme al capo di gabinetto Potestio esulta per l’ottenimento del traguardo. “Siamo soddisfatti di aver garantito la sopravvivenza del calcio a Cosenza avendo seguito essenzialmente le indicazioni che ci provenivano dalla tifoseria, ed avendo assicurato gli elementi di serietà richiesti dagli organi competenti a decidere quale categoria ci spettasse. Questo risultato non è per noi un motivo di autocelebrazione, sebbene sia ben noto quanto si presentasse complicata l’ipotesi che si è concretizzata solo oggi. Piuttosto, ci sentiamo soddisfatti con noi stessi per essere riusciti a fare il nostro dovere verso la cittadinanza». Oltre a Lorenzo Cesa, forte è stato anche l’interessamento di Francesco Rutelli, segretario di Alleanza per l’Italia che più volte ha alzato il telefono. A rivelarne i particolari, andando indietro nel tempo anche alla stagione 2007-2008 è Franco Bruno: “E’ noto a tutti che da tifoso del Cosenza mi sono sempre attivato per aiutare la squadra rossoblù, sono contento che il club sia stato iscritto alla serie D e vorrei ringraziare, oltre al sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, anche il presidente del mio partito, Francesco Rutelli, che da amico personale di Abete ha fatto comprendere le ragioni dei Lupi. Così come’è successo con il Rende, quando bisognava cambiare la denominazione sociale, pure questa volta il nostro impegno è stato massimo e dunque auguriamo al presidente Guarascio e agli altri componenti della società un grande in bocca al lupo, affinché portino il Cosenza di nuovo tra i professionisti”. Di umore contrario è invece il vecchio sindaco della città dei Bruzi Pietro Mancini. “Seppure da lontano intendo esprimere la mia solidarieta ai tanti amici, veri tifosi del Cosenza, che, dopo la… storica ammissione della societa in serie D, non intendono festeggiare proprio un bel niente. Come avrebbe detto il principe de Curtis, ma fateci il piacere!. Nè i dirigenti calcistici attuali, né tantomeno i modesti amministratori comunali possono prendere in giro i tanti sostenitori dei vecchi “lupi” silani. Lasciamo la contentezza a chi… si accontenta di passare dai sogni di un città europea alla squadra, che postula e ottiene la serie D, e a Cosenza, che rischia la retrocessione. E consentitemi di ricordare che i sindaci, genuinamente tifosi, come Peppino Carratelli, Salvatore Perugini e il sottoscritto, insieme e tanti altri, veri, tifosi eravamo, nella tribuna dello stadio di Monopoli, per festeggiare, tanti anni fa, con Di Marzio, Castagnini e Urban, la storica, quella sì, promozione dei rossoblù serie B. Ameno, quei ricordi non guastateceli, con provincialismi e trombonisti veramente fuori luogo”. A chiudere il cerchio è il consigliere regionale Salvatore Magarò: “L’iscrizione del Cosenza in serie D apre sicuramente una nuova fase e non solo per la società di calcio ma per l’intera città. Una nuova ed entusiasmante stagione calcistica. Ma il riconoscimento più grande va al Sindaco Mario Occhiuto e ai suoi collaboratori che con impegno, passione e caparbietà, dimostrate anche quando tutto sembrava perduto, hanno determinato il risultato di oggi”.  (co. ch.)

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Il sindaco di Cosenza ha ottenuto dunque un altro successo. E’ indubbio che l’operazione è stata difficile, poiché c’era qualcuno che aveva deciso di mettere il bastone tra le ruote, chissà per quali motivi… Ma Occhiuto non ha mollato un centimetro ai detrattori ed ha messo a segno un successo importante. Come lui stesso ha dichiarato al sito di Calabria Ora ieri mattina intorno alle 13 «ringrazio Abete per la disponibilità dimostrata e per aver compreso le ragioni del nostro impegno istituzionale e della società, la quale concretamente si è messa subito al lavoro per completare tutti

i passaggi burocratici che servivano per l’ammissione al campionato d’Interregionale. Mi corre l’obbligo infine ringraziare pubblicamente il segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa, che è stato da supporto in questa situazione, grazie anche alla sua decennale amicizia con il presidente della Figc, Giancarlo Abete». Poi in una lunga nota il primo cittadino di Palazzo dei Bruzi ha ampliato il suo commento: «Sapevamo che non si trattava di un’impresa facile, e per questo ho apprezzato la disponibilità del presidente della Lega Nazionale Dilettanti Carlo Tavecchio. E’ stata compresa la solidità, la limpidezza e l’affidabilità degli imprenditori che hanno accettato il mio invito ad iniziare quest’avventura. Su tutti, il presidente di questa neonata società rossoblù, Eugenio

Guarascio, di cui ammiro lo spirito di servizio nei confronti della città. Sia lui che gli altri soci – ha aggiunto il sindaco avranno ora il compito di guidare questa nuova creatura sportiva e sono sicuro si adopereranno al meglio. Sono certo che metteranno in pratica una gestione responsabile e che sapranno dare un futuro sportivo stabile ai tanti tifosi in attesa di gioire per traguardi importanti».  Anche l’assessore allo sport, Carmine Vizza, ha inteso congratularsi per l’avvenuta iscrizione:

«Siamo soddisfatti di aver garantito la sopravvivenza del calcio a Cosenza avendo seguito essenzialmente le indicazioni che ci provenivano dalla tifoseria, ed avendo assicurato gli elementi di serietà richiesti dagli organi competenti a decidere quale categoria ci spettasse. Questo risultato non è per noi un motivo di autocelebrazione, sebbene sia ben noto quanto si presentasse complicata l’ipotesi che si è concretizzata solo oggi. Piuttosto, ci sentiamo soddisfatti con noi stessi per essere riusciti a fare il nostro dovere verso la cittadinanza». Oltre al segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, pure il presidente nazionale dell’Api, Francesco Rutelli è stato importante. A riferirlo è stato il senatore Franco Bruno: «E’ noto a tutti che da tifoso del Cosenza mi sono sempre attivato per aiutare la squadra rossoblù, sono contento che il club sia stato iscritto alla  serie D e vorrei ringraziare, oltre al sindaco di Cosenza,Mario Occhiuto, anche il presidente del mio partito, Francesco Rutelli, che da amico personale di Abete ha fatto comprendere le ragioni dei Lupi. Così come’è successo con il Rende, quando bisognava cambiare la denominazione sociale, pure questa volta il nostro impegno è stato massimo e dunque auguriamo al presidente Guarascio e agli altri componenti della società un grande in bocca al lupo, affinché portino il Cosenza di nuovo tra i professionisti». C’è chi invece non ha voluto festeggiare l’iscrizione alla serie D del Cosenza. L’ex sindaco Pietro Mancini ne ha per tutti: «Seppure da lontano intendo esprimere la mia solidarieta ai

tanti amici, veri tifosi del Cosenza, che, dopo la… storica ammissione della societa in serie D, non intendono festeggiare proprio un bel niente. Come avrebbe detto il principe de Curtis, ma fateci il piacere!». «Nè i dirigenti calcistici attuali, né tantomeno i modesti amministratori comunali – ha detto Mancini – possono prendere in giro i tanti sostenitori dei vecchi “lupi” silani. Lasciamo la contentezza a chi… si accontenta di passare dai sogni di un città europea alla squadra, che postula

e ottiene la serie D, e a Cosenza, che rischia la retrocessione. E consentitemi di ricordare che i

sindaci, genuinamente tifosi, come Peppino Carratelli, Salvatore Perugini e il sottoscritto, insieme

e tanti altri, veri, tifosi eravamo, nella tribuna dello stadio di Monopoli, per festeggiare, tanti anni fa, con Di Marzio, Castagnini e Urban, la storica, quella sì, promozione dei rossoblù serie B. Ameno, quei ricordi non guastateceli, con provincialismi e trombonisti veramente fuori luogo». Positive infine le parole del consigliere regionale, Salvatore Magarò: «L’iscrizione del Cosenza in

serie D apre sicuramente una nuova fase e non solo per la società di calcio ma per l’intera città». «Una nuova ed entusiasmante stagione calcistica». «Ma il riconoscimento più grande – ha proseguito Magarò va al Sindaco Mario Occhiuto e ai suoi collaboratori che con impegno, passione e caparbietà, dimostrate anche quando tutto sembrava perduto, hanno determinato il risultato di oggi».