venerdì,Marzo 29 2024

“Speziale innocente”, bufera su Arcidiacono. Il Cosenza si dissocia e lo sospende

Biccio si scusa: “La maglia non era contro la polizia o contro la famiglia dell’ispettore Raciti”. Insorge il Cosip: “I veri tifosi del Cosenza disertassero il San Vito”. Arcidiacono nel momento in cui indossa la maglia per Speziale (foto mannarino) La maglia con cui Pietro Arcidiacono ha celebrato la rete del 3-2 ha provocato durissime reazioni

“Speziale innocente”, bufera su Arcidiacono. Il Cosenza si dissocia e lo sospende

Biccio si scusa: “La maglia non era contro la polizia o contro la famiglia dell’ispettore Raciti”. Insorge il Cosip: “I veri tifosi del Cosenza disertassero il San Vito”.

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Arcidiacono nel momento in cui indossa la maglia per Speziale (foto mannarino)

La maglia con cui Pietro Arcidiacono ha celebrato la rete del 3-2 ha provocato durissime reazioni da parte degli organi di Polizia. “Speziale Innocente” c’era scritto sulla t-shirt mostrata da Biccio alle telecamere della Rai in diretta nazionale. Antonino Speziale è uno dei due ultrà del Catania (l’altro è Daniele Micale) condannati per omicidio preterintenzionale, con sentenza passato in giudicato, per la morte dell’ispettore capo di polizia Filippo Raciti avvenuta il 2 febbraio 2007 durante gli scontri allo stadio Angelo Massimino scoppiati mentre si giocava il derby col Palermo. Il Coisp, un sindacato di Polizia, va giù durissimo in una nota rilasciata all’Ansa. “E’ ignobile e non trova riscontri nel calcio giocato il gesto del calciatore del Cosenza che oggi ha esibito una maglietta di solidarietà a Speziali festeggiando dopo un gol fatto”. Lo afferma, in una dichiarazione Giuseppe Brugnano, segretario della Calabria del Coisp. “Facciamo appello ai veri tifosi, a cominciare da quelli del Cosenza – aggiunge – a prendere totalmente le distanze da questo gesto, anche non entrando allo stadio domenica prossima in occasione della gara casalinga. Alla società rivolgiamo anche un invito pressante a radiare il calciatore dai propri ranghi”. “Chiediamo infine – conclude Brugnano – un intervento immediato della Federcalcio, che deve prendere una sanzione disciplinare durissima”. La risposta di Arcidiacono è affidata sempre all’Ansa. “Non è stato un gesto contro le forze dell’ordine nè, tanto meno, contro la famiglia Raciti, ma solo un atto di solidarietà verso un ragazzo che conosco perchè siamo cresciuti nello stesso quartiere di Catania”. A dirlo, tramite l’ufficio stampa della Nuova Cosenza calcio, è stato l’attaccante Pietro Arcidiacono, in merito alla maglietta con la scritta “Speziale innocente” mostrata dopo un gol segnato oggi. L’ufficio stampa ha riferito che la società era all’oscuro del gesto e che la maglietta ad Arcidiacono è stata data dalla panchina dal fratello Salvatore, anche lui giocatore del Cosenza. “Conosco Speziale – ha detto Arcidiacono – perchè siamo dello stesso quartiere e il mio voleva essere un gesto di solidarietà verso il ragazzo ma, lo ripeto, non era assolutamente contro le forze dell’ordine”. Il Cosenza nel frattempo ha sospeso il proprio tesserato. “La società Nuova Cosenza Calcio – si legge nella nota ufficiale – si dissocia dal gesto del proprio tesserato Pietro Arcidiacono e sottolinea la propria estraneità ai fatti. La società comunica, inoltre, l’immediata sospensione del tesserato”. (Luigi Brasi)