venerdì,Maggio 10 2024

Avvocato di Cosenza denuncia Facebook: «Bloccato senza motivo»

Il 22 ottobre scorso l’account del legale del foro di Cosenza è stato bloccato dal social network. L’avvocato Michelangelo Russo porta davanti al giudice di Pace il colosso americano. Due giorni fa l’account Facebook di Michelangelo Russo, avvocato iscritto al foro di Cosenza, è stato bloccato dal colosso americano. Il legale, di conseguenza, ha proceduto

Avvocato di Cosenza denuncia Facebook: «Bloccato senza motivo»

Il 22 ottobre scorso l’account del legale del foro di Cosenza è stato bloccato dal social network. L’avvocato Michelangelo Russo porta davanti al giudice di Pace il colosso americano.

Due giorni fa l’account Facebook di Michelangelo Russo, avvocato iscritto al foro di Cosenza, è stato bloccato dal colosso americano. Il legale, di conseguenza, ha proceduto a citare davanti al giudice di Pace di Cosenza il più famoso social network, scrivendo che «Facebook, procedeva a bloccare detto account, risultando conseguentemente interdetta la possibilità per il sottoscritto di commentare, pubblicare e/o condividere post, e contenuti vari, nonché di utilizzare il servizio di messaggistica (Messanger) e mettere i cosiddetti “like” ai post dei propri contatti» e più in generale «interagire con gli stessi».

Un blocco – scrive l’avvocato Russo «che sarebbe stato adottato, così come risulta dall’unica e laconica comunicazione ricevuta da Facebook per 30 giorni, senza addurre altresì alcuna concreta motivazione se non la generica affermazione di aver violato non meglio precisati standard di sicurezza del social forum in questione». Una decisione «inspiegabile» sostiene Russo che non ritiene di aver commesso alcuna violazione delle norme o degli standard di sicurezza di Facebook «tali da determinare addirittura il blocco delle principali finzioni della stesso sociale forum».

«Presunte “normative”» che «in ogni cosa non sono mai state previamente comunicate e/o diversamente portate all’attenzione del sottoscritto al momento della registrazione». Russo così è stato costretto a fare un nuovo account «operazione quest’ultima, tuttavia, estremamente difficile e molto laboriosa da compiersi». L’avvocato ritiene di aver avuto una grave lesione dell’immagine, non avendo potuto relazionarsi con i contatti tra cui amici e clienti.

Il legale di Cosenza scrive di aver subito «un danno, consistente nel patema d’animo e nel relativo stress psico-fisico prodottosi in seguito all’illegittimo evento» oltre «a un danno di immagine» che dovrà essere «quantificato e liquidato in via equitativa, ex art. 1226 C. C., vale  a dire cioè facendo ricorso alla cosiddetta “equità suppletiva”».

Per tali ragioni, l’avvocato Russo ha citato Facebook all’udienza del 15 dicembre del 2016, chiedendo al giudice di Pace di condannare il social forum al pagamento della somma «a titolo di risarcimento del danno biologico ed esistenziale, in misura non inferiore, nel complesso, a 4500 euro». (a. a.)

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