martedì,Marzo 19 2024

Abuso d’ufficio, assolti i vertici dell’Asp di Cosenza: la sentenza

Il Tribunale collegiale di Cosenza oggi, martedì 21 maggio, ha assolto Luigi Palumbo, Aldo Senatore, Giuliana Bernaudo e Carmine Bruno, tratti a giudizio per rispondere del reato di abuso d’ufficio. Gli imputati, rispettivamente, Direttore Sanitario, Direttore Amministrativo, Direttore del Distretto Sanitario “Tirreno” e Responsabile del procedimento dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, secondo la tesi portata

Abuso d’ufficio, assolti i vertici dell’Asp di Cosenza: la sentenza

Il Tribunale collegiale di Cosenza oggi, martedì 21 maggio, ha assolto Luigi Palumbo, Aldo Senatore, Giuliana Bernaudo e Carmine Bruno, tratti a giudizio per rispondere del reato di abuso d’ufficio.

Gli imputati, rispettivamente, Direttore Sanitario, Direttore Amministrativo, Direttore del Distretto Sanitario “Tirreno” e Responsabile del procedimento dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, secondo la tesi portata avanti dalla Procura di Cosenza, avrebbero affidato, con la deliberazione n. 2524 del 2014, l’incarico di giurista collaboratrice per l’attivazione di uno sportello di informazione ed orientamento giuridico contravvenendo ai principi di buon andamento ed imparzialità della pubblica amministrazione. Ciò perché non sussistevano  – secondo l’accusa – le esigenze da parte dell’ASP e perché, comunque, non si era tenuto conto della possibilità di impiegare personale già in servizio.

Le fasi del processo

Gli imputati – secondo la tesi del magistrato requirente – avrebbero perciò procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale alla beneficiaria del contratto di collaborazione. In esito alla chiusura dell’istruttoria dibattimentale, l’ufficio di Procura, rappresentato dal pm Donatella Donato, ha concluso chiedendo il riconoscimento della penale responsabilità degli imputati e la condanna degli stessi a quattro mesi di reclusione.

Di diverso avviso il collegio bruzio che, dopo lunga camera di consiglio, ha ritenuto di accogliere le argomentazioni del collegio difensivo, composto dagli avvocati Massimiliano Coppa, Paolo Coppa, Antonio Vanadia, Giovanni Zagarese, Eugenio Garritano, mandando assolti gli imputati per insussistenza del fatto.