Bruccini: «Al Cosenza adesso serve la spinta dei suoi tifosi»

Mirko Bruccini ha totalizzato 21 presenze con la maglia del Cosenza e realizzato 5 gol. Alle spalle di Riviere è il miglior marcatore della squadra. Asencio, tuttavia, non impiegherà molto a superarlo e a normalizzare le cose. Per lui anche un assist, per la testa dello spagnolo, nella sfortunata trasferta di Salerno. E’ un aspetto, quello statistico, che però al capitano in pectore dei rossoblù importa poco. La sua estrema concretezza lo lascia concentrato soltanto su una cosa: il campo. Il chiodo fisso del centrocampista al momento è uno solo: conquistare la salvezza il prima possibile.

Maledetta zona Cesarini

In un’intervista ala Gazzetta del Sud, Bruccini evidenzia come la posizione in classifica del Cosenza sia dovuto ad una cosa in particolare. «E’ stata la brutta abitudine perdere punti nei finali di gara a farci ritrovare in queste condizioni. Nel girone d’andata – spiega – è successo spesso, ma la vittoria di Livorno deve farci ripartire». Proprio al Picchi, il mediano ha trovato per l’ennesima volta la via della rete. «Abbiamo giocato con la giusta determinazione e grinta. Volevamo dimostrare la nostra vera pasta, specialmente in uno scontro diretto».

Il Frosinone all’orizzonte

Il compito venerdì sera sarà più difficile. Il Frosinone, nonostante le assenze di tre top player come Ardemagni, Tabanelli e Ciano, la formazione di Nesta resta temibile. «In Ciociaria non sfigurammo – ricorda Bruccini -. Loro adesso sono in piena lotta per il secondo posto, ma non possiamo concederci il lusso di pensare all’avversario. Ci servono punti».

L’appello di Bruccini alla tifoseria

Bruccini poi si rivolge alla sua tifoseria. «Venerdì sera avremo dalla nostra parte il pubblico del Marulla. Sarà una spinta vitale in un momento difficile». Sarà anche la prima di Bepi Pillon davanti ai suoi nuovi sostenitori. «Il nostro nuovo allenatore non ha lavorato ancora a lungo sulla tattica, ma lo ha fatto sulla nostra testa. Dispiace per Braglia, con cui abbiamo passato due anni e mezzo stupendi. Lui come noi, però, conosce le regole del calcio».

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