lunedì,Giugno 10 2024

Minneapolis, arrestato il poliziotto che ha ucciso Floyd

Dopo tre giorni in cui la città di Minneapolis è stata messa a ferro a fuoco, il commissario alla pubblica sicurezza del Minnesota, John Harrington, ha annunciato l’arresto di Derek Chauvin, il poliziotto che ha ucciso, soffocandolo, George Floyd. Dopo l’omicidio dell’uomo afroamericano, in tutti gli Stati Uniti si sono registrati focolai di protesta sfociati

Minneapolis, arrestato il poliziotto che ha ucciso Floyd

Dopo tre giorni in cui la città di Minneapolis è stata messa a ferro a fuoco, il commissario alla pubblica sicurezza del Minnesota, John Harrington, ha annunciato l’arresto di Derek Chauvin, il poliziotto che ha ucciso, soffocandolo, George Floyd. Dopo l’omicidio dell’uomo afroamericano, in tutti gli Stati Uniti si sono registrati focolai di protesta sfociati in danneggiamenti, cortei, incendi, sit-in.

Chauvin non era solo al momento della tragedia, insieme a lui altri tre agenti della polizia, tutti licenziati il giorno successivo al dramma che ha portato alla morte dell’uomo afroamericano la cui ultima frase prima di morire “I can’t breathe” è diventata uno slogan in molte città americane, da Los Angeles a Memphis, insieme a “Black Lives matter” cioè le vite dei neri sono importanti urlato a gran voce dai manifestanti.

Un uragano, il caso Floyd, che ha portato anche il presidente Trump a dare “priorità assoluta” alla questione, sottolineando che “giustizia sarà fatta”.

Il sollevamento dall’incarico dei poliziotti coinvolti era apparsa da subito una misura troppo blanda, rischiando di diventare benzina gettata su un fuoco già alto.

La pubblica accusa, rappresentata da Mike Freeman, ha fatto sapere che comunicherà presto altri sviluppi, probabilmente rendendo noti i capi d’accusa che la procura intende contestare all’ex poliziotto.

Nelle ultime ore è spuntato un retroscena che rende ancora più inquietante l’omicidio. Pare che l’agente colpevole del soffocamento e Floyd si conoscessero già. Anni prima, secondo quanto riferito dal vicepresidente del consiglio comunale di Minneapolis, Andrea Jenkins, erano stati entrambi impiegati come buttafuori a El Nuevo Rodeo, un nightclub.

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