Dilettanti allo sbaraglio sulla pelle dei calabresi: andate a casa!

Sono passati più di 20 giorni dall’addio del Generale Saverio Cotticelli e il Consiglio dei Ministri non è riuscito a nominare il nuovo commissario ad acta della sanità calabrese. Come potremmo definire quindi M5S, Pd e Italia Viva? Dilettanti allo sbaraglio, non degni di partecipare neanche a “La Corrida“. (SPUNTA IL NOME DI AGOSTINO MIOZZO)

Prendono in giro due milioni di calabresi

La Calabria è allo sbando dal punto di vista sanitario, soprattutto a causa dei commissari governativi che hanno distrutto il sistema sanitario regionale, ma il Consiglio dei Ministri non è in grado di individuare un nome a cui affidare la salute dei calabresi. Questa notte, quando sembrava imminente la nomina del medico romano, Narciso Mostarda (LEGGI QUI), dirigente dell’Asl Roma 6, il banco è saltato per motivi strettamente politici. Giochi di potere, solo questo. Ci diranno che l’attesa è dovuta al fatto di individuare il profilo giusto… blablabla… La verità è che prendono in giro quasi due milioni di calabresi, che ogni giorno sono costretti a combattere con questo maledetto virus e con altre patologie senza avere certezze sul futuro.

Gli ospedali da campo sono una “soluzione tampone”, che siano gestiti dalla Protezione Civile e dall’Esercito o da “Emergency” poco cambia. Non è così che la Calabria potrà risollevarsi e ricreare un sistema sanitario adeguato. Servono assunzioni di medici, infermieri e Oss. Per riaprire gli ospedali servono interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, ovvero opere di edilizia sanitaria che il “Decreto Calabria” affida ad Invitalia, il cui amministratore delegato è Domenico Arcuri, attuale commissario straordinario dell’emergenza coronavirus.

I calabresi non si rassegnano e pretendono di avere una sanità migliore, un commissario capace e autorevole. Non sono esenti da responsabilità le opposizioni, che dovrebbero mettere le tende a Palazzo Chigi fin quando questi “dilettanti allo sbaraglio” – bravi solo a fare annunci in tv («domani chiuderemo la partita», aveva detto Conte da Lilli Gruber) – non sceglieranno il nuovo commissario ad acta della sanità calabrese.

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