martedì,Maggio 14 2024

Il gip Castiglia all’Adnkronos: «La magistratura ha perso credibilità»

Il gip di Palermo, Giuliano Castiglia: «Insieme ad altri 50 colleghi abbiamo chiesto a Cascini e Salvi di smentire quanto detto da Palamara».

Il gip Castiglia all’Adnkronos: «La magistratura ha perso credibilità»
  • di Nello Salvatore Mannarino

«Abbiamo deciso di scrivere la lettera appello perché pensiamo che in un ruolo in cui si trovano i due colleghi non ci possono essere ombre. Ma non è un’accusa alle persone, è un problema di salvaguardia dell’istituzione».

Così, in una intervista esclusiva all’Adnkronos, firmata dalla giornalista Elvira Terranova, il gip di Palermo Giuliano Castiglia, componente del Comitato direttivo centrale dell’Anm, spiega la decisione di firmare, con altri 50 colleghi magistrati, una lettera in cui viene chiesto al Procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi e al togato del Csm Giuseppe Cascini, di «smentire in modo convincente» il racconto di Luca Palamara.

«Cascini e Salvi smentiscano quanto detto da Palamara»

Nel libro “Il Sistema”, scritto con il giornalista Alessandro Sallusti, l’ex potente Presidente dell’Anm, ricorda diversi incontri privati di Salvi e Cascini. In particolare nella lettera dei magistrati si fa riferimento a un incontro di Palamara con Salvi nel corso del quale il Procuratore della Cassazione avrebbe «caldeggiato la sua nomina a un importante incarico pubblico». Mentre quando parlano di Cascini i magistrati fanno riferimento a una «pesante e indebita interferenza in un procedimento disciplinare a carico di un collega», cioè Henry Woodcock.

Tra i firmatari spiccano i nomi di Clementina Forleo, gip di Roma, Gabriella Nuzzi, giudice del Riesame di Napoli, il sostituto procuratore generale di Messina Felice Lima, il pm di Bari Francesco Bretone, il gip di Ragusa Andrea Reale. «Io non lo so se sono vere – e spero ovviamente che non lo siano – ma è chiaro che queste notizie creano una situazione di imbarazzo che pensiamo vada risolta. E va risolta con una adeguata e convincente smentita di queste notizie».

Un numero destinato a crescere

Il primo giorno sono stati in 34 a firmare la lettera ma in poco meno di 24 ore il numero è aumentato a 50 e «sta crescendo ancora», dicono i firmatari. Parlando della smentita di Giuseppe Cascini, che ieri ha annunciato di avere dato mandato al suo legale per agire contro Palamara, il gip Castiglia ha spiegato: «Diciamo che certamente è una affermazione positiva, quella di Cascini, meglio di non dire niente – replica secco il gip – E’ ovvio che il parametro della smentita è collegato a quello della “contestazione”».

«Se la contestazione è generica, la smentita può essere altrettanto generica, se la contestazione è specifica, anche chi la vuole smentire ha un onere di specificità che, nel caso concreto, mi pare che non sia stato adeguatamente soddisfatto. Per cui, non mi pare sufficiente questa smentita così generica. Così come non mi sembra soddisfacente l’affermazione di Cascini di avere dato mandato ai suoi legali per tutelare la sua onorabilità. Ricordo che anche in passato, peraltro, sempre il collega Cascini, quando sono uscite le chat del telefono di Palamara, aveva detto di avere dato mandato ai legali per agire contro Palamara» afferma il Gip Castiglia nell’intervista all’Adnkronos.

«Credibilità perduta»

«Luca Palamara va preso con le pinze, con la dovuta accortezza. Però, certamente, le cose che racconta sono molto gravi. Si assume delle serie responsabilità ma proprio per questo va tenuto in considerazione ciò che dice». Alla domanda se la magistratura oggi rischia di perdere credibilità, Giuliano Castiglia è molto duro e risponde di getto: «Guardi, la fase del rischio è già stata ampiamente superata. Siamo nella fase del danno grave. Purtroppo, i magistrati la credibilità se non l’hanno persa del tutto, l‘hanno persa in grave misura e non si recupera se non si adottano delle modifiche del sistema di funzionamento dell’ordinamento giudiziario. Perché il problema della magistratura, in generale, è legato all’ormai sistema carrieristico e gerarchico, che è stato introdotto nella magistratura e che ha creato un reticolo dentro il quale, come dimostrano le chat di Palamara, hanno un ruolo centrale la raccomandazione, le conoscenze, i rapporti di forza tra i gruppi, gli scambi». 

«Intervenga il Parlamento»

Secondo Castiglia, «deve intervenire il Parlamento per modificare le regole di funzionamento del sistema. Se non interviene il Parlamento a modificare le regole di funzionamento del sistema le cose non cambieranno mai, perché il sistema che è imperniato su un Csm in cui si lascia libertà ai gruppi organizzati in forma di partiti di selezionare i candidati e di conseguenza i componenti del Csm, è un sistema che va fuori dalla Costituzione». (LEGGI QUI L’INTERVISTA COMPLETA)

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