lunedì,Maggio 13 2024

Ferraro: «Ho difeso il mio lavoro a testa alta. Ma le vere motivazioni dell’esonero…»

L’ex allenatore del Cosenza Primavera, Emanuele Ferraro, ha rotto il suo silenzio che durava ormai dal giorno del clamoroso esonero. Ieri sera ha pubblicato sul proprio profilo Facebook una lettera in cui espone il suo punto di vista. Sibilino in alcuni passaggi, che no chiariscono tuttavia se il suo allentamento sia collegato all’ormai noto caso-Santapaola.

Ferraro: «Ho difeso il mio lavoro a testa alta. Ma le vere motivazioni dell’esonero…»

L’ex allenatore del Cosenza Primavera, Emanuele Ferraro, ha rotto il suo silenzio che durava ormai dal giorno del clamoroso esonero. Ieri sera ha pubblicato sul proprio profilo Facebook una lettera in cui espone il suo punto di vista. Sibilino in alcuni passaggi, che no chiariscono tuttavia se il suo allentamento sia collegato all’ormai noto caso-Santapaola. Ad ogni modo, il tecnico difende a spada tratta il suo operato evidenziando come non gli sia stata riservata la chiarezza dovuta. Di seguito la lettera integrale in cui il presidente Eugenio Guarascio non viene mai citato.

La lettera di commiato di Emanuele Ferraro

«Ho fatto passare un po’ di giorni per abituarmi un po’,sicuramente non potevo concludere il mio percorso lavorativo senza ringraziare coloro che mi hanno dato una grande opportunità.Abbiamo trascorso 2 anni intensi, 2 anni veramente importanti, dove ricorderò soprattutto i miei ragazzi che sono e saranno sempre il mio orgoglio più grande, ricorderò indubbiamente la nostra crescita in campo è sul campo, ricorderò i nostri traguardi con tanti obbiettivi raggiunti, i nostri sorrisi ad ogni partenza, le nostre vittorie più grandi, ricorderò anche i nostri pianti e le nostre sconfitte, perché per diventare qualcuno nella vita, dobbiamo soprattutto combattere, perché l’arte di vincere la si impara nelle sconfitte.

Grazie ragazzi per tutto quello che abbiamo raggiunto, grazie alla società, il direttore Mezzina, che mi ha introdotto in questa notevole realtà, un ringraziamento speciale va a tutto il MIO STAFF di lavoro (Angotti Danilo Spingola Francesco Salerno Gianfranco Ruffolo Giuseppe Antonello Altamura) al medico sociale dott Turano, dott Martire,al team manager Carmine Porco, al massaggiatore massimo, al nostro magazziniere Alessandro, una famiglia che va oltre ogni campo di calcio” persone vere”, un abbraccio a tutti gli staff del settore giovanile,grazie per l ‘ accoglienza a Sergio d’Acri ,al direttore Massimiliano e lo staff dell’hotel President Rende.

E’ stato tutto chimerico e straordinario, infatti se dovessi ritornare indietro ripercorrerei tutto allo stesso identico modo, l’unica amarezza, l’unico rammarico che mi porterò dentro, sarà di non aver sentito le vere motivazione per un esonero che fa tanto male.

Un professionista ha il diritto di sentire e di sapere. Ho sempre accettato tutto nella mia vita, con la massima consapevolezza, tranquillità e trasparenza,perché quando custodisci e difendi il tuo lavoro sempre a testa alta, comportandoti con la massima professionalità e lealtà, non hai niente da temere. Tutti possiamo fare delle scelte giuste o sbagliate che siano nessuno sta qui a giudicare e sentenziare, ma sempre con il rispetto per l’uomo ed il professionista.Non ho niente da aggiungere. Concludo dicendo che tutti amiamo molto parlare di niente.Infatti è l’unico argomento di cui sappiamo tutto. Immaginare il nulla é altrettanto difficile che concepire il tutto».