domenica,Maggio 12 2024

Monsignor Savino fa visita agli ammalati ricoverati a Castrovillari

“Siate uomini e donne dello Stabat. Credo molto al potere dei segni”.Con le parole di Don Tonino Bello, questa mattina 27 marzo, il vescovo di Cassano allo Ionio, S.E. Mons. Francesco Savino ha fatto visita agli ammalati ricoverati nel nosocomio di Castrovillari.“L’ospedale- ha ricordato il presule- è il luogo dove si può realmente incontrare Gesù,

Monsignor Savino fa visita agli ammalati ricoverati a Castrovillari

“Siate uomini e donne dello Stabat. Credo molto al potere dei segni”.Con le parole di Don Tonino Bello, questa mattina 27 marzo, il vescovo di Cassano allo Ionio, S.E. Mons. Francesco Savino ha fatto visita agli ammalati ricoverati nel nosocomio di Castrovillari.“L’ospedale- ha ricordato il presule- è il luogo dove si può realmente incontrare Gesù, nella convinzione che i veri crocifissi siano quelli di carne: gli ammalati, i diversamente abili, gli anziani e tutte quelle persone fragili che sperimentano momenti di grande sofferenza”.

Ad accoglierlo per un primo momento di preghiera nel cortile dell’Ospedale Ferrari, Padre Eusebio, cappellano del Ferrari ed il Dottor Vincenzo Stivala, direttore dell’ufficio di pastorale per le persone con disabilità e direttore dei Medici Cattolici della diocesi di Cassano. Alla presenza di alcuni fedeli radunati, seguendo rigorosamente i protocolli atti a contenere la diffusione del Covid-19, Mons. Francesco Savino ha pregato per tutti gli ammalati ed i sofferenti, ricordando come lo stesso Gesù, abbia vinto la morte con l’amore, ma anche per tutti coloro che, medici ed infermieri, riescono a farsi prossimo per coloro che abitano, colti da sofferenza, le periferie esistenziali della vita.

“Gli ammalati possano fare esperienza dell’amore grazie alla prossimità ed alla vicinanza di tutto il personale sanitario – ha continuato Don Francesco- come Maria che si è fermata ai piedi della croce per condividere il dolore di suo Figlio, e come io stesso, oggi, faccio esperienza concreta di incontro con Gesù Crocifisso e Risorto”.L’augurio del Vescovo è quello che vivere la Pasqua significhi, in un’ottica di fede per l’altro, liberarsi dall’egoismo per diventare uomini e donne di prossimità, vivendo la Risurrezione nei luoghi del mondo e della storia ove sorgono maggiormente le contraddizioni.Dopo il saluto all’aperto il Vescovo, accompagnato dal Dottor Stivala e dal cappellano ospedaliero Padre Eusebio, si è recato nei reparti per incontrare il personale sanitario ed i malati, nel rispetto di tutti i protocolli anti covid e consegnando ai sofferenti gli auguri di una Santa Pasqua di Risurrezione.

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