mercoledì,Maggio 8 2024

Lamasport: «Cosenza trasforma i fatti. Giudicheranno sedi opportune»

Non c’è parola fine alla polemica che segue l’addio della società Lamasport al Cosenza Calcio. Dopo la nota pubblicata questa mattina, il titolare Filippo La Franca è tornato sull’argomento. Ha rincarato la dose ritenendo probabilmente che il club stia veicolando versioni non aderenti alla realtà. Nulla di ufficiale, perché a Via degli Stadi, nessuno fiata.

Lamasport: «Cosenza trasforma i fatti. Giudicheranno sedi opportune»

Non c’è parola fine alla polemica che segue l’addio della società Lamasport al Cosenza Calcio. Dopo la nota pubblicata questa mattina, il titolare Filippo La Franca è tornato sull’argomento. Ha rincarato la dose ritenendo probabilmente che il club stia veicolando versioni non aderenti alla realtà. Nulla di ufficiale, perché a Via degli Stadi, nessuno fiata. «Sento il dovere di precisare che l’amore di verità riguarda la conoscenza dei fatti – ha evidenziato in un nuovo post -. Il tentativo di trasformare in una decisione della Società un dovere contrattuale, più volte disatteso da parte di uno dei contraenti, avrà sedi opportune per essere giudicato. Per amore dei fatti appunto è andata diversamente da come riportato in un articolo apparso sul web. Lamasport ha risolto il contratto. Questo è il fatto».

Lamasport e la questione zolle

La Franca ha anche affrontato l’argomento relativo alle zolle sollevate nell’area di rigore sotto la Curva Nord. «Per ciò che concerne le zolle che si sono mosse: la rizollatura delle aree portiere è stata eseguita da tempo ed ha passato indenne gli eventi agonistici. Questo fermo restando che l’utilizzo del campo quotidiano anche per gli allenamenti, avrebbe potuto prevedere che accadesse, nonostante lo avessimo comunicato alla società in anticipo. Inoltre il problema è inesistente di fatto perché si fa assistenza campo durante le gare proprio per questo motivo. Poi, voler tentare di trasformare torti in ragione è altra cosa ed a noi sicuramente non appartiene. Tanto era doveroso precisare».