Contenzioso tra Guarascio e Braglia, il Cosenza deve pagare il tecnico
Si è concluso dinanzi al Giudice del Lavoro di Milano il contenzioso tra l’ex allenatore dei Lupi Piero Braglia e il Cosenza di Eugenio Guarascio. L’udienza si è tenuta ad inizio maggio ed è terminata con un esito favorevole al tecnico. Il club rossoblù, pertanto, dovrà corrispondergli quanto inizialmente pattuito. L’attuale trainer dell’Avellino era rappresentato dallo studio legale dell’avvocato Mattia Grassani, mentre
Si è concluso dinanzi al Giudice del Lavoro di Milano il contenzioso tra l’ex allenatore dei Lupi Piero Braglia e il Cosenza di Eugenio Guarascio. L’udienza si è tenuta ad inizio maggio ed è terminata con un esito favorevole al tecnico. Il club rossoblù, pertanto, dovrà corrispondergli quanto inizialmente pattuito. L’attuale trainer dell’Avellino era rappresentato dallo studio legale dell’avvocato Mattia Grassani, mentre la controparte si era affidata come nel caso-Ba di Cosenza-Salernitana a Cesare Di Cintio. Via degli Stadi, a margine del giudizio del Collegio Arbitrale, aveva deciso di impugnare il provvedimento.
Contezioso tra Braglia e Guarascio, Cosenza dovrà pagare
Lo scorso 4 maggio, pertanto, la Dottoressa Maria Beatrice Gigli ha ascoltato le parti ed ha emesso la sentenza lo stesso giorno. Si è pronunciata dichiarando inammissibile il ricorso del Cosenza e confermando quanto già stabilito dal Collegio Arbitrale della Figc. Il sodalizio presieduto da Eugenio Guarascio dovrà quindi corrispondere a Piero Braglia le retribuzioni residue della scorsa stagione sportiva. Il tutto senza alcuna auspicata riduzione. Inoltre ha addebitato al club 4mila euro di spese legali e oneri accessori.
Quali erano le argomentazioni del club
Piero Braglia fu sollevato dall’incarico di allenatore il 10 febbraio 2020. Bepi Pillon prese il suo posto per qualche partita finché non fu imposto il lockdown al Paese un mese più tardi. Risolto il contratto con il nuovo tecnico, toccò poi a Roberto Occhiuzzi accomodarsi in panchina e guidare la squadra fino al termine della Serie B. Braglia ha atteso che fosse saldato il credito residuo. Da Via degli Stadi, invece, hanno legato le tesi difensive ai danni economici causati dal Covid-19 che portarono finanche ad un accordo con i calciatori. Non essendoci stata attività e non essendoci state prestazioni, il club riteneva che nel caso in questione venisse meno anche la corresponsione. Il 4 maggio il punto a questa vicenda.
