Sila, l’inverno sta arrivando. Hotel verso il tutto esaurito. Impianti ancora in sospeso
Secondo gli esperti sarà il Natale più freddo e nevoso degli ultimi 20 anni. Ma gli amanti dello sci, in fuga dal Nord (causa restrizioni Covid), riusciranno a riparare qui da noi senza trovare le porte sbarrate?
In punta di piedi sta arrivando l’inverno, in punta di piedi perché le temperature dolci ancora non lasciano immaginare il gelo che è di là da venire. Eppure, secondo le previsioni, già dai primi giorni di dicembre le montagne della Sila cominceranno a imbiancare. E sarebbe una gran buona notizia se avessimo dalla nostra parte impianti pronti a ricevere turisti e sciatori. Non è così. Non ancora.
Ma cominciamo dai lati positivi, come da spartito classico: adagio con moderazione. Secondo alcuni esperti sarà un dicembre da record per quanto riguarda le temperature, potrebbero registrarsi le più basse degli ultimi 20 anni. Dopo un’estate da canicola, ecco dunque un rigidissimo inverno in arrivo. Non sono escluse copiose nevicate in buona parte d’Italia, quindi prepariamoci.
Prenotazioni nelle strutture già verso il tutto esaurito
«Le strutture sono già quasi tutte sold out – spiega Daniele Donnici di Destination Sila, una rete imprenditoriale che opera proprio nel territorio montano -, le prenotazioni coprono tutto il periodo natalizio fino all’Epifania e questo ci sta facendo respirare. L’anno scorso è stato terribile per tutto il settore, ora bisogna recuperare».
Nel 2020 molti alberghi di Camigliatello e dintorni scelsero di chiudere i battenti per non incorrere nel rischio di dover pagare più di quanto sarebbero riusciti a incassare. Di questi tempi si parlava di lock-down natalizio, di cenoni ristretti e controllati, ristoranti off limits. Oggi la musica è cambiata.
Presto troveranno posto sul corso di Camigliatello (nel rispetto delle normative anti-Covid) i classici mercatini di Natale e anche il trenino riprenderà le sue corse da Moccone a Silva Mansio (percorrere il tragitto quando è innevato è un’esperienza tutta da provare).
A Lorica è tutto pronto ma…
Resta una grande incognita. Gli amanti delle racchette potranno sciare? A Lorica tutti aspettano con ansia il dissequestro degli impianti con la stessa attesa che bagna un ultimo rigore. Manca ancora un punto alla vittoria ma la rincorsa presa pare lunghissima, troppo. Il sindaco di Casali del Manco, Nuccio Martire, freme. È in attesa di una telefonata dalla Regione per chiudere la partita. «Lo dico senza problemi: se mi dovessero chiamare anche alle tre di notte da Catanzaro, lascerei tutto e andrei immediatamente, non possiamo più aspettare».
Insomma quali tasselli mancano? «Qui, appena abbiamo ricevuto la relazione, non abbiamo perso tempo. Già a luglio abbiamo approvato tutto quello che gli amministratori giudiziari ci avevano chiesto per riaprire gli impianti. Adesso, però, ci devono convocare in Regione».
Lavori finiti manca una telefonata
I lavori a Lorica al 90% sono finiti. Anche il secondo ski lift, che è a monte del comprensorio, è in funzione. Insomma mancano pochi ritocchi, in corso d’opera.
«La Regione deve nominare un direttore d’esercizio – spiega Martire – che serve per il collaudo dei tre impianti, dopodiché si chiederà al giudice il dissequestro stilando, contemporaneamente, una convenzione con la ditta Lorica Ski, che sta eseguendo i lavori per nome e per conto dell’autorità giudiziaria. Finiti questi passaggi gli impianti potranno essere riaperti. Insomma manca davvero pochissimo ma è una corsa contro il tempo. Giovedì scorso ho inviato un’altra pec all’assessore Orsomarso, attendo sue notizie. Le prime avvisaglie di neve ci sono state e dobbiamo farci trovare pronti ad accogliere i turisti quando comincerà a cadere abbondante. Credo che con un poco di buona volontà potremo farcela».
A Camigliatello, dopo la tragedia del Mottarone, la proroga rischia di saltare
L’assessore regionale Orsomarso ci ha anticipato che nella settimana prossima rimetterà la questione Lorica sul piatto e, inoltre, cercherà di capire a che punto sono dalle parti di Arsac. Sì, perché a Camigliatello c’è un altro problema. Quest’anno scadono i vent’anni di concessione degli impianti di risalita, trascorsi i quali scatta l’obbligo di effettuare delle opere di manutenzione necessaria che non sono state fatte. Si farà in tempo?
Gli interventi di ammodernamento e revisione erano stati già deliberati dalla giunta regionale (delibera n. 284 del 28 settembre 2020) e dovevano effettuarsi entro il 14 dicembre 2021, pena la sospensione dell’esercizio.
La faccenda è ancora lontana dalla risoluzione tanto che si era parlato di una possibile proroga inoltrata al Ministero dei Trasporti. Sembrava una via percorribile, sulle prime, ma dopo il tragico incidente del Mottarone, adesso pare che anche questa via si sia fatta particolarmente accidentata da intraprendere.
Intanto è passato un altro giorno e l’inverno sta davvero arrivando.