giovedì,Marzo 28 2024

Cosenza, ecco l’Hugbike, presentata la bici degli abbracci

Anche Cosenza, dopo Tropea, avrà la sua bici solidale. Sarà possibile fruirne in maniera totalmente gratuita. Soddisfatti il sindaco Caruso e l'assessore Funaro

Cosenza, ecco l’Hugbike, presentata la bici degli abbracci

Andare in bicicletta abbracciando chi siede davanti. L’amministrazione comunale di Palazzo dei Bruzi ha risposto con entusiasmo alla proposta lanciata dall’Organizzazione di volontariato “io autentico”, che fa parte del Comitato Uniti per l’Autismo Calabria. A Cosenza da oggi c’è un’Hugbike (la bici degli abbracci, appunto) che per la sua particolare postura e lo speciale manubrio allungato, permette al conducente di sedere dietro di mettere in sicurezza chi siede davanti. Questo prototipo di bici ne permette l’utilizzo alle persone con autismo, con disabilità intellettivo-relazionali, sindrome di down, non vedenti o ipovedenti e persone con altre disabilità, garantendo loro la sensazione di controllarla. A certificare la nuova propulsione verso le tematiche sociali c’erano il siindaco Franz Caruso, il vice sindaco Maria Pia Funaro e i referenti dell’associazione Francesca Iorfida e Paola Giuliani.

Hugbike a Cosenza: il modello Tropea

Il Comune ha individuato la sede municipale come postazione idonea nella quale collocare la Hugbike di Cosenza. La consegna del tandem agli utenti, unitamente alla gestione delle prenotazioni, saranno curate da personale individuato dall’amministrazione. L’utilizzo sarà gratuito, così come avviene a Tropea dove il servizio offerto sta riscuotendo un grande successo.

La soddisfazione del sindaco Caruso

Il sindaco Franz Caruso, ha voluto testare personalmente la nuova bici e ai microfoni ha espresso molta soddisfazione per questa iniziativa: «Ci stiamo impegnando per dare a Cosenza un’immagine diversa e offire a quei cosentini che non possono vivere la normalità, e parlo delle persone disabili o dei bambini autistici, la possibilità di avere uno strumento in più. Essere una città attrattiva vuol dire avere un occhio di riguardo verso le fasce più deboli».

Enrico Mignolo, presidente dell’associazione “Io Autentico” racconta com’è nata questa iniziativa: «Durante la seconda ondata del Covid, parlando tra noi, captando le necessità delle famiglie che avevano all’interno membri affetti da disabilità o autismo, abbiamo capito l’importanza di fruire degli spazi urbani e di trovare uno strumento che potesse aiutare».