giovedì,Maggio 30 2024

Svezia e Finlandia in Nato: Russia minaccia gravi conseguenze

Le parole del viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov: «Il livello generale di tensione militare aumenterà». Il Cremlino: «Europa non sarà più forte»

Svezia e Finlandia in Nato: Russia minaccia gravi conseguenze

La scelta di Finlandia e Svezia di aderire all’alleanza militare della Nato è un “grave errore con conseguenze di vasta portata“. Lo ha affermato il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, secondo quanto riportato dall’agenzia Interfax. “Il livello generale di tensione militare aumenterà e la situazione, ovviamente, sta cambiando radicalmente alla luce di ciò che sta accadendo”, ha affermato, sottolineando che “Finlandia e Svezia non dovrebbero farsi illusioni sul fatto che la Russia si limiterà semplicemente a sopportare la loro decisione”.

“E’ un peccato che il buon senso sia sacrificato ad alcune idee senza senso su cosa dovrebbe essere fatto nella situazione attuale. Per noi è assolutamente evidente che la sicurezza della Svezia, come quella della Finlandia, non sarà rafforzata a seguito di questa decisione”, ha sottolineato Ryabkov.

Anche secondo il portavoce del Cremlino Dmytro Peskok l’ingresso della Finlandia e della Svezia nella Nato non rafforzerà in alcun modo l’Europa. La Russia, sostiene, segue da vicino le richieste di adesione dei due Paesi che sono stati guidati in questa scelta dagli Stati Uniti.

Il governo finlandese ha annunciato ieri l’intenzione di presentare domanda di adesione alla Nato, abbandonando decenni di neutralità. Il Parlamento di Helsinki si riunirà già oggi per discutere e approvare la domanda, con l’avvio del processo possibile a partire da domani.

Sulla stessa linea la Svezia. Durante una riunione straordinaria che si è tenuta ieri, la direzione del Partito socialdemocratico al governo si è espresso a favore della richiesta di adesione di Stoccolma all’Alleanza atlantica. Se restassimo l’unico Paese nella regione fuori dalla Nato – con l’ingresso imminente della Finlandia – “saremmo in una posizione molto vulnerabile”, ha detto la premier svedese Magdalena Andersson. In quanto membri della Nato, ha affermato, la Svezia “otterrà” più sicurezza e “sarà fornitore di sicurezza”.

Nei giorni scorsi era stato Vladimir Putin ha definire “sbagliata” la decisione della Finlandia di abbandonare la sua tradizionale neutralità e di entrare nella Nato. Tale mossa “potrebbe avere un impatto negativo sulle relazioni russo-finlandesi”, ha detto il presidente russo al suo omologo finlandese Sauli Niinisto.

Ma anche la Turchia si è espressa ‘contro’ Stoccolma e Helsinki, con il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu che ha giudicato l’atteggiamneto della Finlandia “rispettoso” delle preoccupazioni della Turchia e quello della Svezia “provocatorio”. “Invieremo un gruppo di diplomatici per colloqui e per un dialogo con la Turchia in modo da vedere come si possa risolvere la questione e di cosa si tratti realmente”, ha detto oggi il ministro della Difesa della Svezia, Peter Hultqvist.

Enrico Letta: «Italia favorevole»

Di fronte alla richiesta di Svezia e Finlandia di aderire alla Nato, “l’Italia non può che dire sì”. Così il segretario del Pd, Enrico Letta, a Piacenza per alcune iniziative elettorali con la candidata a sindaco Katia Tarasconi. “Il nostro Paese deve essere allineato con gli altri Paesi europei”, ha sottolineato aggiungendo: “Non credo che l’ingresso della Svezia e della Finlandia abbia l’effetto di allontanare la pace, ma semmai di avvicinarla”.

“Non credo si possa colpevolizzare il popolo svedese e quello finlandese se, di fronte alla minaccia di Putin, hanno deciso di proteggersi”, ha quindi aggiunto Letta.

“Se paesi neutrali si avvicinano all’Ue e all’alleanza occidentale e non alla Russia, questo deve far considerare a Putin quanti danni abbia fatto a sé stesso e al suo Paese con la sciagurata scelta di invadere l’Ucraina. Ha semplicemente spaventato tutti i paesi vicini che voleva invece attrarre”, ha affermato il segretario del Pd.

Rispondendo poi a una domanda sulle tensioni attorno all’invio di armi in Ucraina, ha detto: “Giovedì il presidente Draghi parlerà in aula, ci sarà un dibattito e poi se ci sarà bisogno ulteriore dibattito e voti. Credo che quello che Draghi ha detto a Washington abbia avvicinato molto le posizioni e reso consapevoli tutti dell’importanza di essere uniti e di fare scelte insieme al resto dell’Ue”.

“Se ci mettiamo a fare scelte da soli alla Orban, io credo che sbagliamo. L’Italia non è l’Ungheria ma un paese che si muove con i suoi partner”. E comunque, aggiunge, “se ci sarà bisogno di un voto in Parlamento non ci sottrarremo”.

fonte: Adnkronos

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