sabato,Maggio 18 2024

Elezioni Acri, Capalbo: «Patto di legalità? Nessuno mi ha invitato formalmente»

Il sindaco uscente: «Di certo non firmo nessun accordo elaborato dagli altri senza che questi abbiano chiesto il mio contributo nella stesura»

Elezioni Acri, Capalbo: «Patto di legalità? Nessuno mi ha invitato formalmente»

«Io non sono stato invitato formalmente e non sono stato coinvolto nella stesura del patto di legalità». Contattato telefonicamente, il sindaco uscente di Acri, Pino Capalbo, replica così ai candidati alla poltrona di primo cittadino Natale Zanfini e Angelo Cofone, che questa mattina hanno sottoscritto il documento teso a garantire una campagna elettorale «senza condizionamenti ed influenza alcuna».

Leggi anche ⬇️

«Io il patto di legalità lo sottoscrivo con i cittadini – dice Capalbo – non di certo con i consiglieri di minoranza e in modo particolare con Maurizio Feraudo che è uno dei firmatari». Ed ancora: «Di certo non firmo nessun accordo elaborato dagli altri senza che questi abbiano chiesto il mio contributo nella stesura. La mia onestà intellettuale è rappresentata dalla mia storia personale e familiare, non solo di uomo politico ma di uomo nella vita di tutti i giorni, di padre di famiglia e di marito».

Il sindaco uscente aggiunge anche alcuni particolari: «Intanto la sala dove si è svolta la conferenza stampa è stata richiesta dal consigliere Maurizio Feraudo, nell’interesse dei candidati a sindaco Cofone e Zanfino. Ciò è verificabile presso il comando della Polizia municipale». 

Il candidato del centrosinistra non le manda a dire e rivolgendosi ai suoi avversari politici, in merito alla convocazione di un consiglio comunale aperto per discutere di legalità: «Voglio informare i candidati Zanfini e Cofone che il Consiglio comunale durante l’ultima fase di mandato può essere convocato solo per l’approvazione di documenti contabili e per il riconoscimento di debiti fuori bilancio derivanti da titoli esecutivi. Noi rispettiamo le leggi». 

«Non riconosciamo a loro – nei riguardi di Zanfini e Cofone – nessuna autorevolezza morale, in particolare a chi sta determinando questa campagna elettorale che invece di essere fatta sui programmi è fatta sullo scontro. Nelle nostre liste ci sono persone per bene quindi dovrei essere io a rifiutare il confronto».

Capalbo poi rilancia: «Quando e come vogliono possiamo discutere di confronti, parlando di programma e futuro di Acri, perché questa è la campagna elettorale che io voglio fare. La verità è che la loro debolezza li porta a sfuggire al confronto. Ecco perché si candidano divisi per colpire uniti».

La nota della coalizione

«Che la campagna elettorale promettesse di essere vivace nella contrapposizione dialettica tra le forze in campo, espressione di visioni diverse, ma nel comune intendimento di proporre e di proporsi nell’interesse della collettività è lodevole oltre che legittimo. Tuttavia quando la premessa (sembrerebbe strategica!) è l’invito alla sottoscrizione di un patto virtuale per “il perseguimento dell’interesse della collettività” allora non si può non manifestare sconcerto per quella che appare una strumentalizzazione mediatica, magari per compensare la pochezza di idee e di proposte concrete per il futuro della nostra comunità». È quanto si legge in una nota stampa diffusa dalla coalizione a sostegno di Pino Capalbo. 

«Il patto – prosegue la nota – è un accordo, tra due o più parti sul rispetto di regole più o meno condivise, e fin qui nessuna obiezione. Ma se il patto riguarda un formale impegno in nome della legalità e moralità che deve caratterizzare la campagna elettorale, allora sì, l’obiezione è comprensibile e legittima! Chi ha amministrato in questi cinque anni lo ha fatto uniformando la propria condotta a legalità e moralità, e se per la moralità è sempre valido la convinzione secondo la quale la morale è come una sfera, dipende dal punto di vista di chi la guarda, sulla legalità bisogna essere più cauti perché chi commette qualsivoglia atto di illegalità è perseguito civilmente e penalmente». 

«Dunque, chiunque scende in campo in una competizione elettorale sottoscrive un patto di legalità con i cittadini, ci mette la faccia e ne risponde in prima persona. In sintesi, la proposta di un patto per la legalità è alla base di ogni competizione elettorale civile e sana. Il candidato a sindaco avv. Pino Capalbo unitamente a tutta la coalizione ribadiscono il proprio impegno e dedizione, nel proseguire l’opera di risanamento e sviluppo al fine di dare alla nostra città il volto di una realtà in cui certamente restare, ma con azioni concrete». «Al fumus dei proclami – si conclude la nota – noi contrapponiamo la concretezza dei risultati raggiunti e di quelli che grazie ai cittadini potremo realizzare».