domenica,Maggio 26 2024

Comune di Cosenza, sul bando rifiuti insorge la minoranza: «Mancanza di dialogo e trasparenza»

I consiglieri di opposizione lamentano anche l'aumento del costo che «non tiene conto del valore complessivo delle finanze pubbliche»

Comune di Cosenza, sul bando rifiuti insorge la minoranza: «Mancanza di dialogo e trasparenza»

Scoppia subito la polemica intorno al bando di gara del Comune per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti. A insorgere, all’indomani della pubblicazione, è la minoranza in Consiglio comunale. «La commissione Controllo e garanzia del Comune di Cosenza – afferma – ha analizzato la vicenda connessa alla recente pubblicazione del bando di gara europea per l’affidamento dei servizi integrati di igiene urbana. Come minoranza, ci vediamo costretti a stigmatizzare il metodo adottato nel processo decisionale caratterizzato, ancora una volta, dall’assenza di una discussione, a nostro avviso imprescindibile, con l’intero Consiglio comunale. Questo in barba ai proclami, da giudicarsi evidentemente ipocriti, di una maggioranza che inneggia solo a parole al coinvolgimento partecipativo di cittadini e organi municipali».

«Una approfondita interlocuzione era stata prospettata nei buoni propositi nati originariamente in seno alla commissione Ambiente – prosegue la minoranza – ma poi, nei fatti, non si è dato modo ai consiglieri di entrare non tanto e non solo nelle questioni tecniche del capitolato di gara, ma, in particolare, nel merito di una disamina politica volta a comprendere ed eventualmente migliorare, col proprio contributo di esperienza e competenza, l’architettura del sistema organizzativo di un servizio nevralgico per la qualità di vita dei cittadini e le scelte politiche conseguentemente adottate».

E ancora: «Non si è dato modo neanche di rappresentare le istanze dei cittadini. In verità, già dal mese di marzo avevamo chiesto a gran voce, per il tramite del consigliere comunale Francesco Caruso, l’inserimento della clausola sociale volta a garantire la continuità occupazionale del personale impiegato, sulla quale avevamo ricevuto anche delle specifiche rassicurazioni. Invece, con sommo stupore, apprendiamo dalla lettura del bando che “il passaggio del personale dall’impresa cessante all’impresa subentrante” avverrà “se necessario”. Una clausola, questa, che così formulata non garantisce la certa e piena tutela della continuità lavorativa ed anzi lascia spazio a diverse interpretazioni».

«Il mancato coinvolgimento del Consiglio comunale – dichiarano ancora i consiglieri di minoranza – ha impedito modifiche e integrazioni alle previsioni di contratto tese a migliorare l’efficienza di un servizio fondamentale per l’ambiente, il decoro e l’igiene urbana. Sono pertanto venute meno tutte le proposte formulate nel tempo e che miravano ad un miglioramento complessivo del servizio».

«Da ultimo – concludono – non possiamo non sottolineare come il valore complessivo di 52 milioni di euro della gara di appalto, invece di diminuire, come più volte dichiarato dall’attuale maggioranza, è aumentato, non tenendo quindi conto dello stato complessivo delle finanze pubbliche. Alla luce di quanto esposto, ci attendiamo che il bando venga immediatamente emendato nelle previsioni relative alla salvaguardia dei dipendenti, oltre che eventualmente presentato tempestivamente in Consiglio comunale, anche se tardivamente rispetto alle aspettative che ognuno di noi nutriva».