venerdì,Maggio 17 2024

Galleria Santomarco e Alta velocità, i sindaci fanno squadra e “chiamano” Occhiuto

I primi cittadini di Rende, Montalto, San Lucido e Paola chiedono un incontro al Governatore. Le posizioni di Manna, Caracciolo, De Tommaso e Politano diventano unitarie

Galleria Santomarco e Alta velocità, i sindaci fanno squadra e “chiamano” Occhiuto

Riunione operativa tra i sindaci di quattro comuni del cosentino. I primi cittadini di Rende, Montalto, San Lucido e Paola hanno cercato di riordinare le idee confrontandosi tra loro sul raddoppio della galleria Santomarco, che collega la rete ferroviaria della costa al capoluogo, e sul progetto dell’alta velocità ad esso collegato. 

In ballo ci sono interventi consistenti sul territorio, dal forte impatto ambientale, e una serie di espropri che interesserebbero privato e pubblico. Entro la fine di novembre i rispettivi consigli comunali dovranno approvare il progetto in variante

Il confronto è servito a chiedere anche un incontro urgente al Governatore Roberto Occhiuto e all’assessore regionale Mauro Dolce. I comuni costieri, inoltre, si oppongono con vigore all’idea che l’alta velocità possa tagliare fuori il litorale a sud di Praia. Il progetto, infatti, prevede che la nuova linea la congiunga con Tarsia, spostando l’asse dei binari dal litorale all’entroterra della provincia bruzia. La loro istanza è sostenuta da oggi anche da Rende e Montalto e viceversa.

Manna: «Trovare un metodo condiviso»

Il sindaco di Rende Marcello Manna, che ha raccolto la solidarietà in primis di De Tommaso per le ultime vicende giudiziarie, definisce l’opera importante, ma che presenta delle criticità. «Su queste criticità faremo delle riflessioni e vedremo come avere un’unica voce. Si tratta di provare ad avere un metodo, quello della condivisione sui problemi che ci sono. Rende vuole farlo su quelli che hanno le altre comunità interessate». 

Caracciolo: «Montalto diventerebbe uno degli snodi più importanti della Calabria»

Montalto Uffugo sarebbe interessata dalla realizzazione di un importante snodo ferroviario. Favorevole all’iniziativa di RFI, pertanto, Pietro Caracciolo che tiene tuttavia a differenziare le opere infrastrutturali. «Sull’Alta velocità tutti i sindaci, credo, siano d’accordo per dare seguito a questo progetto. Per la galleria, invece, siamo interessati solo parzialmente. Da noi – spiega – verrebbe creata una grande stazione, sia passeggeri che merci: uno dei centri maggiori della Calabria. Pertanto è ovvio che come amministrazione saremmo molto soddisfatti. Siamo a favore, ma ci sono delle situazioni che vanno affinate e sarà compito dei nostri uffici, anche perché si tratta di un progetto particolarmente invasivo che andrà ad incidere sulle proprietà di alcuni cittadini»

De Tommaso: «Ripensare il progetto dell’Alta velocità»

Spostandoci sulla costa inizia a variare l’approccio dei primi cittadini. Così quello di San Lucido Cosimo De Tommaso. «I problemi sono tanti – evidenzia -. Il nostro comune è interessato principalmente per quello che è il passaggio dall’uscita della galleria Santomarco che invaderà un territorio non indifferente. È chiaro che questa grande opera da noi non viene contrastata, ma dobbiamo salvaguardare gli interessi dei nostri concittadini interessati dagli espropri. Non possiamo lasciare che tutto ciò avvenga senza tutele». 

«Inoltre – aggiunge – c’è l’aspetto dicotomico che riguarda l’Alta velocità. A riguardo manifestiamo la nostra totale contrarietà, considerato che non risponde alle esigenze di San Lucido. Per 80 anni le Ferrovie hanno devastato l’Alto Tirreno cosentino e di colpo ora verrebbe tolta la possibilità a queste terre di sfruttare l’alta capacità? Inaccettabile».

Politano: «No a mortificazioni per Paola»

Più critica, infine, la posizione del sindaco di Paola Giovanni Politano che, come il collega, ritiene inimmaginabile un Alto Tirreno tagliato fuori dall’alta velocità. «Paola ha sempre avuto ruolo nevralgico – dice -. Sostanzialmente è quello che rivendichiamo: non accettiamo la mortificazione della nostra storia dal punto di vista ferroviario e dei trasporti. Qui parliamo di due progetti separati, ma entrambi di sviluppo». 

«Riguardo al doppio binario della Santomarco – spiega – abbiamo sempre contestato il modo con cui ci è stato presentato il progetto: non è stato condiviso, ma imposto. Abbiamo lavorato per modificare il tracciato, così da garantire un impatto diverso sul territorio dal punto di vista sociale e ambientale. L’esproprio non è solo una questione economica, ma affettiva. È per questo che saremo sempre dalla parte dei cittadini».

«Sull’Alta velocità – chiude Politano – vogliamo garanzie per l’Alto Tirreno, non possiamo permetterci di essere isolati. Deve sì arrivare anche nelle zone interne, è chiaro, ma senza lasciare scoperta la costa. Gli incontri pubblici andavano fatti prima, ora lasciano il tempo che trovano. Il comune è rimasto isolato rispetto alla decisione presa, nonostante la nostra sia una zona di espansione turistica ed abbia tutto da perdere».