lunedì,Giugno 10 2024

Il Governo taglia i fondi, la Calabria costretta a chiudere i centri vaccinali

Le Regioni possono decidere se mantenere i centri ma a proprie spese. A somministrare i vaccini ora saranno i medici di base e i pediatri

Il Governo taglia i fondi, la Calabria costretta a chiudere i centri vaccinali

Il Governo taglia i fondi e la Calabria chiude i centri vaccinali. Rischia di prendere una piega inaspettata la lotta al Covid a queste latitudini a seguito della nota trasmessa a tutte le aziende sanitarie e ospedaliere dal coordinatore per il contrasto all’epidemia, il generale Antonio Battistini. La comunicazione è una diretta conseguenza della cessazione degli effetti dell’accordo quadro con il quale finora il Governo aveva garantito fondi alle Regioni per il reclutamento di personale da destinare ai centri vaccinali.

In autonomia

Si tratta, in sintesi, dei sanitari assunti attraverso agenzie interinali il cui costo era interamente sostenuto da fondi che Roma aveva messo a disposizione durante i due anni più duri della pandemia. Oggi con le risorse venute meno, le Regioni possono scegliere in autonomia se continuare le attività dei centri vaccinali ma a proprie spese o determinarsi diversamente. 

Medici e pediatri 

L’attività vaccinale, tuttavia, andrà avanti ma sulle sole gambe dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta a cui è stata demandata «l’attuazione delle disposizioni del ministero della Salute in merito alle misure di contrasto al Sars CoV2». In tal senso, si dà mandato alle Asp di procedere alla riorganizzazione dei centri vaccinali, di interessare i medici di medicina generale, i pediatri e di coinvolgere le farmacie.

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