La Perla dello Jonio? È Schiavonea

Non sarà Ibiza e nemmeno l’Andalusia, questa è “semplicemente” Schiavonea. E mentre altre realtà turistiche costiere – tra cui Rossano – boccheggiano e annaspano, Schiavonea sprizza energia da tutti i pori. Letteralmente.

Piazzetta Portofino è un’esplosione di emozioni, colori, sapori. Ogni porta che si affaccia su una delle più belle piazze marinare del sud Italia – e non solo d’estate – offre la versione migliore di Schiavonea tra proposte culinarie, bar, attività di ristorazione e di intrattenimento. Un’altra perla è la piazza dedicata alle famiglie Celi e Curatolo (in ricordo per pescatori che il 31 dicembre del 1974 non hanno fatto più ritorno a casa), più piccola di piazzetta Portofino ma viva e accogliente.

E poi, last but not least, merita una vista (accurata) il borgo “antico” di Schiavonea, ovvero i primi insediamenti dei pescatori, tra vicoli, case basse tutte abitate e murales. Tra quei vicoli, peraltro, non sarebbe affatto tempo perso chiacchierare con le donne anziane di Schiavonea, patrimonio storico ed emozionale di questi magnifici luoghi. Il borgo, insomma, è un gioiello raro che non ha nulla da invidiare a località ben più rinomate.

Da anni quei luoghi sono curato – e si vede – dall’associazione Schiavonea pulita che si occupa di rigenerazione urbana d’inverno mentre d’estate organizza eventi tra i più apprezzati dell’intera stagione. Vero deus ex machina di tutto questo sono Mario Martilotti, professione agricoltore prestato all’associazionismo, contrariamente a tutta la sua famiglia da generazioni dedita alla pesca, ed un gruppo di volontari.

Tra gli eventi hanno riscosso un successone di pubblico la sagra del gambero rosso, due settimane fa e – seppure un po’ più di “nicchia” – le due serate di “Borgo Jazz”, kermesse dedicata al genere musicale giunta alla sua quarta edizione. E sabato e domenica prossima, a grande richiesta, si replicherà.

Martilotti e l’associazione da anni si occupano di rigenerazione urbana, di eventi (dalla musica, alla poesia, ai libri, all’arte in tutte le sue forme), abbelliscono e mantengono pulito il borgo, spesso sopperendo alle grandi mancanze delle amministrazioni comunali succedute nel tempo fino ad oggi.

Borgo Jazz, a proposto, è inserito nel cartellone estivo di Corigliano Rossano ma prevalentemente si autosostenta, perché – racconta Mario – «le risorse messe a disposizione dal Comune non bastano a coprire le spese. A parte le penalizzanti luminarie che l’Amministrazione ha fatto installare nel borgo, l’illuminazione delle viuzze è a nostro carico. Le centinaia di lampadine che abbiamo appeso per le vie sono allacciate direttamente alle reti di privati che ci aiutano».

Negli anni passati le postazioni dedicate ai gruppi musicali erano quattro, quest’anno sono due. «Difficile, giustamente – spiega ancora Martilotti – convince musicisti a venire a suonare gratis. Preferiamo ridurre gli spazi e proseguire con l’evento che sarà bissato sabato e domenica prossimi».

Un appuntamento da non perdere assolutamente, anche se non si è prettamente amanti del jazz, perché il borgo merita una serata, passeggiando tra i vicoli, ammirando i circa 40 murales realizzati a spese dell’associazione in questi anni (tra cui quelli enormi dedicati a Rino Gattuso ed al più anziano dei pescatori) e gustando le prelibatezze degli stand gastronomici come quello dedicato al pesce spada, rigorosamente pescato in loco. Un’esplosione di gusto, preparato in umido o con le trofie, il finocchietto e il pangrattato.

Insomma, per venire a Schiavonea, ci sono tutte le “scuse” del mondo, tra cui anche i locali notturni ed – è bene sottolinearlo – i prezzi contenuti delle centinaia di attività. Divertimento per tutti i gusti, dunque, e per tutte le tasche. La formula vincente che da anni offre Schiavonea, oltre allo splendido mare, è anche questa.