venerdì,Maggio 17 2024

Riviera dei Cedri, attenti alle truffe dei finti carabinieri che chiedono soldi e gioielli

I casi di truffa si stanno moltiplicando al punto che persino il Comune di Belvedere Marittimo è stato costretto a emettere un avviso sulla pagina ufficiale dell'ente

Riviera dei Cedri, attenti alle truffe dei finti carabinieri che chiedono soldi e gioielli

Nel territorio del Tirreno cosentino, da alcune settimane, decine di cittadini denunciano casi di presunte truffe ai danni dei propri cari, per lo più anziani, da parte di malviventi che fingono di essere carabinieri ed estorcono denaro alle vittime ignare. Stando a quanto riferiscono i testimoni, gli estorsori chiamano al telefono di casa riferendo che un proprio congiunto è stato arrestato e che per la liberazione occorre pagare del denaro oppure fornire oggetti preziosi.

Ovviamente si tratta di una bufala colossale. I carabinieri non chiedono soldi in cambio della liberazione di persone sottoposte allo stato di fermo, tanto meno collanine e braccialetti di oro. Pertanto, qualora si verifichino tali episodi, è bene recarsi in caserma in modo tale che i veri militari possano individuare questi soggetti e assicurarli alla giustizia.

L’annuncio del Comune di Belvedere Marittimo

I casi di truffa si stanno moltiplicando al punto che persino il Comune di Belvedere Marittimo è stato costretto a emettere un avviso sulla pagina ufficiale dell’ente: «Fate attenzione – ha scritto l’ente guidato da Vincenzo Cascini – stanno telefonando sulle utenze fisse spacciandosi per carabinieri, riferendo che un congiunto ha provocato un incidente ed è fermo in caserma, per la liberazione chiedono denaro oppure oro. Avvisate i vostri parenti per non cadere in questa truffa».

La testimonianza

Tra le tante testimonianze social, c’è quella di un uomo che ha vissuto la disavventura sulla propria pelle. Dalla sua testimonianza si evincerebbe che nella zona di Diamante e la popolosa frazione di Cirella, dove di recente si sono registrati diversi casi, i malfattori si sposterebbero a bordo di una Fiat Panda di colore chiaro. Il copione sembrerebbe sempre lo stesso.

I truffatori chiamano a casa di persone anziane o facilmente impressionabili, comunicano la drammatica notizia e chiedono il riscatto. Poi si aggirano nei pressi dell’abitazione finita nel mirino, pronti a incassare il bottino. «Non lasciatevi ingannare», è l’appello dell’uomo, che dalla propria pagina Facebook mette in guardia i concittadini. È bene ricordare, ancora una volta, che le forze dell’ordine non chiedono mai soldi o gioielli ai cittadini, per nessuna ragione al mondo.

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