domenica,Maggio 19 2024

Castrovillari, l’arte del Kuntsugi dedicata alle donne vittime di violenza

Raccogliere i cocci e curare le ferite trasformando la propria fragilità in forza, è il messaggio veicolato dai ragazzi dell’Ipseoa “K. Wojtyla”

Castrovillari, l’arte del Kuntsugi dedicata alle donne vittime di violenza

Anche quest’anno l’Ipseoa “K. Wojtyla” di Castrovillari partecipa con una particolare iniziativa alla giornata internazionale della violenza sulle le donne. Sulla panchina gialla che campeggia all’ingresso dell’istituto è stato posto il banner “Sviluppare Resilienza – Ciò che può essere rotto, può essere ricomposto”, visibile a tutti, ispirato all’arte giapponese del Kuntsugi. Si tratta della tecnica di restaurare con l’oro, ideata alla fine del 1400 da ceramisti giapponesi per riparare tazze in cerami causate nella cerimonia del tè.

Il Cha no yu prevede che le linee di rottura, unite con lacca urushi, siano lasciate visibili e evidenziate dalla polvere d’oro. Un chiaro messaggio affinché l’arte di abbracciare il danno, di non vergognarsi delle ferite e delle cicatrici, offra la possibilità di vivere oltre le avversità: la capacità di raccogliere i cocci Sokei trasforma la propria fragilità in una forza manifesta, in modo tale da curare le ferite con amore e rispetto, affinché le cicatrici diventino un arricchimento per noi e un esempio per gli altri. Una tecnica indispensabile in uno mondo dominato dalla violenza e dall’egoismo che costringono le donne, ogni giorno, a lottare per rivendicare i propri diritti.