domenica,Maggio 19 2024

San Fili, nel giorno contro la violenza delle donne l’Istituto comprensivo dà voce agli studenti

Una mattinata densa di emozioni, che certamente non concluderà il cammino di riflessione e consapevolezza

San Fili, nel giorno contro la violenza delle donne l’Istituto comprensivo dà voce agli studenti

Intensa giornata di riflessione per le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo San Fili. Un tema importante ma delicato come quello del femminicidio è stato affrontato attraverso letture, poesie, performance musicali e canore.

La Dirigente scolastica reggente, Simona Sansosti, nel suo intervento di saluto, ha sottolineato che la scuola da sempre fa educazione affettiva in maniera capillare e interdisciplinare. Lo fa quando narra le vicende di Proserpina rapita da Ade, quando si studia la guerra civile a Roma, scatenata dal suicidio di Lucrezia dopo essere stata stuprata dal figlio di Tarquinio il Superbo, che ha portato alla caduta della Monarchia e all’istaurazione della Repubblica,  lo fa quando con i versi di Dante narra la storia d’amore di Paolo e Francesca, gli amanti uccisi in vita che sopravvivono alla morte con la forza del loro amore. E per l’occasione ha scelto di leggere le ottave iniziali del canto quinto dell’Orlando furioso, in cui l’autore dopo aver elencato tutti gli animali che si prendono cura delle loro compagne, si meraviglia che tra gli uomini si stia verificando un “delitto contro natura”, ovvero un uomo che sia capace di picchiare una donna, causandole lividi e lacrime fino a procurarle anche la morte Sono versi suggestivi che aiutano a capire l’importanza dell’educazione affettiva a scuola attraverso i poeti , la letteratura e l’arte.

Per l’avvocata Linda Cribari, Sindaca di San Fili, l’iniziativa organizzata dalla scuola testimonia il messaggio che la violenza contro le donne, sia essa fisica, sessuale o psicologica, rappresenta una grave violazione dei diritti umani, una forma di discriminazione che mina l’uguaglianza e si pone come ostacolo allo sviluppo di una società democratica. Pertanto, eliminare la violenza nei confronti delle donne è un obiettivo essenziale per costruire una società egualitaria basata sulla valorizzazione delle differenze.

Il richiamo all’importanza dei rivoluzionari valori universali e cristiani, che ci hanno insegnato a prenderci cura degli ultimi e a rispettare il prossimo, insieme alla riflessione intima e profonda che eviti categorizzazioni, è l’invito rivolto dall’avvocato Iannotta, sindaco di San Vincenzo la Cosata, agli studenti. Non può esistere parità di genere senza il rispetto per l’altro essere umano, in qualunque contesto e circostanza.

Il Centro Italiano Femminile di San Fili ha condiviso una videointervista alla dott.ssa Antonella Veltri, Presidente nazionale dell’Associazione Donne in Rete contro la violenza, con  l’intento di contribuire a diffondere le azioni di valore attuate per contrastare il fenomeno, ancora assai diffuso, della violenza maschile contro le donne.

“D’amore non si muore” è la conclusione di un’attività didattica interdisciplinare coordinata dalla prof.ssa Floriani e con il contributo di tutti i docenti della scuola secondaria di I grado dell’IC San Fili. Gli allievi e le allieve hanno presentato il femminicidio partendo dall’analisi del termine, ricostruendo l’evento che ha portato all’istituzione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne fino a giungere al concetto di mortificazione. Citando Michela Murgia è stata ribadita l’importanza di occuparsi della discriminazione prima ancora della violenza perché la morte fisica è possibile solo dove è stata consentita la mortificazione civile, ovvero l’annientamento della dignità fisica, psichica e morale di una donna.

Nonostante la Legge sul codice rosso, l’Italia è terza in Europa per numero assoluto di donne uccise dall’ex compagno. Dall’inizio dell’anno fino ad oggi sono più di cento le ragazze, le donne e le anziane vittime di omicidi volontari; più di metà delle donne uccise quest’anno sono state massacrate da mariti, fidanzati, compagni ed ex per le “solite” ragioni, inaccettabili: gelosia, possesso, incapacità di accettare la separazione o le libere scelte delle partner, vendette, dimostrazione di potere, ritorsione.

Gli allievi hanno trovato particolarmente interessante la posizione di Massimo Recalcati, secondo cui l’unica condizione per essere uomini che non odiano le donne è interrogare il maschilista che ogni uomo porta dentro di sé. Solo così avrebbe più possibilità di comprendere la libertà dell’ex compagna e capire che quando una “donna dice No è No”. 

 Sulle meravigliose note di Experience, brano di Ludovico Einaudi magistralmente interpretato dai giovani musicisti dell’orchestra dell’Istituto Comprensivo di San Fili,  si è conclusa una giornata densa di emozioni, ma certamente non si concluderà il cammino di riflessione e consapevolezza di queste ragazze e questi ragazzi, che devono credere nella bellezza dell’amore, che non devono perdere fiducia nell’essere umano ma devono essere in grado di metabolizzare un rifiuto, di accettare la conclusione di una storia d’amore o di amicizia con la profonda convinzione  che il rispetto della libertà altrui sia la più alta forma d’amore che ci sia.